Aumenta numero di auto senza assicurazione
Aumenta numero di auto senza assicurazione

Genova – Continua ad aumentare il numero delle persone che non paga l’assicurazione della macchina e circola tranquillamente senza alcuna copertura assicurativa.
A denunciarlo la polizia stradale che, a Genova, ha riscontrato un’impennata del fenomeno e un aumento, nei primi 4 mesi del 2015 a due verbali al giorno per questo genere di contravvenzione.
Un aumento vertiginoso se si calcola che, nel 2010, il numero di verbali nell’intero anno è stato di 228, meno di uno al giorno.
Un problema rilevante poichè evidenzia la crisi che sta colpendo l’Italia ma anche il diminuito senso di responsabilità nei confronti del prossimo visto che, in caso di incidente, chi non ha copertura assicurativa rischia davvero grosso.
La polizia stradale osserva ogni giorno il fenomeno e rivela che c’è chi effettivamente non ha la possibilità di pagare ma anche molte altre persone che, invece, semplicemente non la vogliono pagare: per risparmiare o perchè pensano sia “furbo” non farlo.
E così gli agenti si sentono rispondere frasi come “Appena mi arriva lo stipendio pagherò l’assicurazion” ma anche scuse accampate come “Non ho pagato l’assicurazione perché sto portando all’ospedale mia moglie che è incinta al settimo mese”. Peccato però che, il medico del 118, intervenuto sul posto, accertava che la signora era in perfetta salute e soprattutto non minacciava il parto immediato.
C’è chi si ribella al controllo sul numero di targa accampando le regole della privacy e chi, nascondendo la propria reale condizione di “benestante”, circola con auto vetuste e malconce e veste in modo dimesso.
Con l’aumento delle “dimenticanze” crescono anche le sanzioni della polizia stradale. Nel 2010 i verbali sono stati 282, c’è stata una flessione nel 2011 arrivando a 228 verbali, per aumentare nel 2012 a 336, 412 nel 2013 e a 439 nel 2014.
Tra il 2010 e il 2014 l’aumento dei verbali è stato del 56%. Nei primi quattro mesi del 2015 (il dato è aggiornato al 30 aprile), i verbali sono stati 240, come detto due al giorno.Spesso, alla stessa persona gli agenti elevano oltre alla contravvenzione per la mancata copertura assicurativa, anche quella per la mancanza di revisione del mezzo. In alcuni casi, il conducente è privo della patente di guida, perché mai conseguita.
Chi circola senza assicurazione o con il tagliando scaduto, rischia una multa da €848,00 a €3.393,00 e il sequestro del veicolo. In due casi la sanzione amministrativa è ridotta ad un quarto:
se l’assicurazione viene riattivata entro il 30° giorno dalla scadenza del pagamento del premio e se l’interessato entro 30 giorni dalla contestazione della violazione, decide di rottamare il veicolo.
Pagando entro 5 giorni, l’importo è ridotto del 30% ed ammonta a circa €595,00.
Quando la sanzione è pagata in misura ridotta, si corrisponde il premio di assicurazione per almeno sei mesi e si garantisce il pagamento delle spese di prelievo, trasporto e custodia del veicolo sottoposto a sequestro. In tal caso, il mezzo viene restituito. Se, nei termini previsti non è stato proposto ricorso e non è avvenuto il pagamento in misura ridotta, il veicolo viene confiscato.

L’altra faccia della medaglia è rappresentata da coloro i quali non prendono neanche in considerazione l’ipotesi di non pagare l’assicurazione, ma addirittura di falsificarla.
Le contravvenzioni in tal senso sono state pari a 2 negli anni 2011 e 2012, 4 nel 2013, aumentate a 12 nel 2014 e, nei primi quattro mesi di quest’anno, sono già arrivate a 5.Qui non è ammesso il pagamento in misura ridotta perché entriamo nella competenza del giudice penale, visto che c’è la denuncia per falsità in scrittura privata, sequestro della documentazione falsa e la facoltà, per la compagnia assicuratrice, di sporgere querela. Un percorso legale, lungo, complesso e oneroso.

Dal punto di vista amministrativo, se il veicolo con documenti assicurativi falsi è condotto dal suo proprietario, si applica sempre la confisca. In ogni caso, nei confronti di colui il quale abbia falsificato o contraffatto i documenti assicurativi, è sempre disposta la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida per un anno.
A tal proposito, bisogna dire che internet agevola i falsari, infatti, si trovano facilmente i contrassegni di assicurazione in bianco, basta compilarli con i dati del veicolo e la data di scadenza, ed il gioco è fatto.
Per il certificato assicurativo la questione si complica, poiché non è reperibile sul web. Ma si sa, basta aguzzare l’ingegno: si prende il documento originale e si alterano i dati.

E’ una realtà in continua ascesa e quando non è riconducibile alle condizioni economiche del singolo, è la premessa di crimini più gravi. Dietro le assicurazioni false non si nascondono solo vere e proprie organizzazioni criminali, ma anche pirati della strada che dopo aver procurato un incidente stradale non si assumono la responsabilità e si allontanano senza prestare soccorso alla vittima della strada privandola di un risarcimento patrimoniale diretto.

Subentra, allora, la richiesta al fondo di garanzia vittime della strada (nel quale convoglia il 2,5% dell’importo della polizza dell’RC auto) al quale si attinge per risarcire i danni cagionati da veicoli non assicurati. I tempi non sono immediati, l’importo del fondo è costituito dai massimali minimi di legge e questi spesso non sono sufficienti a coprire le spese risarcitorie. Dopo aver risarcito la perdita all’automobilista danneggiato, il fondo si rivale della stessa somma nei confronti dell’assicurato responsabile, con il rischio per quest’ultimo di andare in rovina.

Il fenomeno della mancata copertura assicurativa e delle assicurazioni false è sempre esistito e, come in questo caso, in tempi di crisi economica, si è intensificato. Molte persone si giustificano affermando che non riescono a pagare l’assicurazione perché non arrivano alla fine del mese. Le loro risorse economiche sono insufficienti e, per far quadrare il bilancio familiare, si arriva a dover valutare le priorità di spesa.

E’ emblematico il caso di un padre e una madre che non rinunciano ad accompagnare il figlio a scuola con l’auto priva di assicurazione, per non fargli capire le loro difficoltà economiche, nonostante siano consapevoli dei grossi pericoli che possono creare sia a loro sia ad altri utenti della strada.

Buona parte degli automobilisti controllati ha assicurazioni scadute da pochi mesi a vari anni, addirittura risalenti al 2008 e comunque si tratta di veicoli vetusti che hanno uno scarso valore di mercato. Completato l’iter burocratico, molti di questi mezzi sono confiscati perché i proprietari non pagano il verbale, le spese procedurali e non riattivano l’assicurazione.
Certo è che, in alcuni casi la condizione economica non rispecchia la realtà: anche il furbo che gira con la moto o l’auto sportiva è stato sanzionato per la mancata copertura assicurativa.
Di sicuro c’è che, nel nostro paese le frodi sono una delle principali cause dell’alto costo delle polizze Rc auto, che gli assicurati onesti devono pagare in misura maggiore rispetto a quelli europei, ma queste sono valutazioni che lasciamo fare agli addetti ai lavori. Ciò che ci compete, è cercare di contrastare e reprimere questi comportamenti considerati gravi per la collettività.

1 commento

  1. Ma perchà© non dite nulla anche delle differenze tra i costi 2010 contro gli anni conseguenti…..
    Altro che raddoppiati … quadruplicati…
    Quindi per una macchina da 1000 € pagare assicurazioni da 2000€ all’anno…

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