Il testo è stato approvato a Montecitorio con 280 voti a favore, 53 contrari ed 11 astenuti. Contro hanno votato Movimento 5 Stelle e Forza Italia, mentre la Lega Nord si è astenuta. La lettura del risultato della votazione è stata segnata da un lungo applauso levatosi dai banchi del Pd. L’Aula della Camera aveva respinto tutti gli emendamenti al ddl anticorruzione.
“Da oggi non solo pene più severe per i reati di corruzione, concussione e peculato, come da anni il Paese chiedeva, ma soprattutto chi ruba dovrà restituire interamente il maltolto – ha scritto il Premier su Facebook – Lo avevamo promesso e lo abbiamo fatto. Finalmente il falso in bilancio torna a essere un reato penalmente perseguibile, come in ogni Paese che si rispetti.
E noi per questo Paese vogliamo avere davvero rispetto, per questo ci siamo impegnati per far sì che i furbetti non l’abbiano più vinta, perché quel tempo è finito.
C’è chi urlava che l’onestà sarebbe tornata di moda e oggi ha votato contro la legge che più di ogni altra contrasterà il fenomeno della corruzione. Noi invece continuiamo a prenderci la responsabilità di dire che l’Italia e gli Italiani hanno nell’onestà un valore fondante. E oggi questa legge premia gli onesti e punisce i corrotti”.