università statale milanoMilano – Uno dei problemi di cui spesso tanti nostri connazionali si lamentano è lo scarso riconoscimento della meritocrazia, ma c’è chi a Milano ha deciso di provare a invertire la tendenza: all’Università Statale, infatti, nel prossimo anno accademico le tasse saranno pari a zero per chi si diploma con 100 e lode. Non è però finita qui: l’ateneo ha previsto anche corsi di inglese per tutte le matricole in modo tale da agevolare i giovani nell’apprendimento di una lingua ormai indispensabile nel mondo del lavoro.

La Statale sembra voler valorizzare quindi al meglio le capacità degli studenti che scelgono di frequentare i suoi corsi: le tasse resteranno così invariate in tutti gli importi di prima e seconda rata, ma sono state rivisitate con una serie di esoneri che puntano a valorizzare il merito e premiare la frequenza in corso.

In questo nuovo programma l’ateneo sembra credere in modo particolare e ci ha così investito ben 4,3 milioni di euro. I più bravi alla maturità potranno così frequentare il primo anno, i cui costi vanno attualmente da un minimo di 693 euro a un massimo di 3.938 euro a seconda del tipo di corso e della condizione economica, pagando solo i 215 euro tra tassa regionale e rimborso spese.

Inoltre per gli studenti già in corso, triennali o magistrali, che entro il 30 settembre di ogni anno avranno conseguito almeno il 90% dei crediti previsti per l’anno precedente è previsto un rimborso di 500 euro. Entro il 31 ottobre per le lauree triennali sanitarie e per i corsi a ciclo unico in Medicina e chirurgia e Odontoiatria. L’ateneo garantirà la copertura delle borse di studio a tutti gli aventi diritto esclusi dal beneficio regionale per mancanza di fondi. Altra novità: per tutte le matricole diventa obbligatorio un test per verificare il livello di conoscenza della lingua inglese, cui faranno seguito corsi e attività di perfezionamento per dare a tutti una conoscenza di livello elevato. Questo impegno dell’ateneo si lega all’ampliamento dell’offerta formativa nella lingua di Sua Maestà. Tra i 130 corsi di studio sono ormai 10 i corsi interamente “anglofoni”.