Crac Divina Provvidenza, 10 arresti in Puglia
Crac Divina Provvidenza, 10 arresti in Puglia

Bisceglie (Bari) – Sono ben 10 gli arresti per la bancarotta della casa di cura Divina Provvidenza, in Puglia.
La Guardia di Finanza ha eseguito le misure cautelari e sequestrato un conto corrente da 27 milioni di euro e un immobile a Guidonia.
A ordinare gli arresti la Procura di Trani che indaga sulla sospetta bancarotta fraudolenza della Casa Divina
Provvidenza di Bisceglie, l’ospedale psichiatrico oggi in amministrazione straordinaria ai sensi della legge Prodi bis.
Le indagini dei finanzieri sono partite parallelamente alla richiesta di fallimento avanzata dalla stessa Procura di Trani nel giugno 2012, a fronte di debiti per 500 milioni di euro accumulati dall’ente nei confronti di vari creditori tra cui l’Inps e l’Agenzia delle Entrate.
Il Don Uva di Bisceglie – che gestisce anche gli ospedali di Foggia e Potenza – è stato ammesso all’amministrazione straordinaria a fine 2013.
Nell’ottobre 2013 però le autorità ecclesiastiche avevano già commissariato la congregazione delle Ancelle della Divina Provvidenza che gestivano gli ospedali e nominato monsignor Luigi Martella, già vescovo di Molfetta, alla guida. Diversi i sequestri eseguiti negli ultimi giorni su conti riconducibili alla Divina Provvidenza. Tra questi c’è anche quello di 27 milioni intestato alla casa di procura, considerata la “cassaforte” dell’ente.