Enzo Iacopino, presidente Ordine dei Giornalisti
Enzo Iacopino, presidente Ordine dei Giornalisti

Roma – Sempre più rovente la polemica sul concorso Rai per la selezione di 100 giornalisti da inserire negli organici delle Redazioni.
Mentre 4.982 giornalisti tentano disperatamente di organizzare la trasferta in una zona dove è in pieno svolgimento la stagione turistica e che certamente non può garantire l’offerta alberghiera di una città come Roma, il botta e risposta tra varie “anime” del dibattito si sta infiammando di giorno in giorno.
Dopo la diffusione, su alcuni siti, di informazioni e risposte alla protesta del presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Enzo Iacopino, questi ha deciso di tornare sull’argomento con alcune precisazioni:

L’Ordine dei Giornalisti è favorevole al concorso per l’assunzione dei giornalisti Rai. Senza se e senza ma – precisa Iacopino – È una strada che dovrebbe essere l’unica. Non è colpa dell’Odg se in passato ne è stata seguita un’altra, a volte nel silenzio di chi aveva titolo e dovere di protestare, anche l’Ordine dei giornalisti”.
“L’Ordine dei Giornalisti ha collaborato al bando di selezione – prosegue Iacopino – chiedendo fosse prorogato il termine di presentazione delle domande di ammissione perché c’erano dei colleghi, quelli della 116 sessione, che avevamo superato gli scritti e stavano concludendo gli esami orali nell’aprile 2014. L’Odg è stato tenuto all’oscuro di ogni cosa in questi 13 mesi, nonostante ripetute richieste, ed ha appreso il 9 giugno mattina dell’invio delle convocazioni”
“Nel mese di maggio – prosegue ancora Enzo Iacopino – l’Ordine dei Giornalisti, avendo raccolto una voce che riguardava Bastia Umbra, ha cercato una conferma, ma ha avuto da un dipendente Rai una smentita con l’indicazione che lì si stava svolgendo non so bene che cos’altro. L’Odg ha saputo solo il 9 giugno che, invece, la sede era proprio quella. L’Odg ritiene assolutamente corretto che per scegliere la sede del concorso sia stata fatta una gara: è la strada giusta, indipendentemente da un obbligo di legge, se si vuole garantire trasparenza amministrativa ma non riesce, invece, a trovare normale che nella predisposizione del bando di gara non siano state inserite, ed era legalmente possibile farlo, richieste atte a garantire una non problematica accessibilità e una disponibilità alberghiera adeguata a una potenziale richiesta di 4.982 colleghi. Inoltre l’Odg ha da giorni chiarito la sua convinzione che la scelta di Bastia nasce da insipienza e nessun collegamento risulta possibile, in atti e non si capisce come potrebbe essere altrimenti, con la vicina scuola di giornalismo”.
“L’Ordine dei Giornalisti – prosegue il presidente – ritiene che la comunicazione della data con 20 giorni di preavviso dimostri un disprezzo profondo per i problemi dei colleghi. Problemi logistici (Bastia non è il massimo per i collegamenti e sono rari e limitati ad alcune aree quelli diretti), economici (prenotare con largo anticipo gli spostamenti e gli alberghi consente risparmi significativi) e professionali (è patetico il riferimento dell’azienda al fatto che tutti hanno fatto gli esami e l’Odg ne ha riconosciuto la preparazione: hanno presentato domanda colleghi che hanno fatto l’esame anche più di venti anni fa. Inoltre l’Odg non solo ha fiducia in tutti, singolarmente, i membri della commissione, ma ritiene che tutti, singolarmente, meritino il rispetto dei partecipanti alla selezione”.