Milano – “In futuro tutti saranno famosi per 15 minuti”. La celebre frase attribuita ad Andy Wharol, ma in realtà pronunciata prima di lui dal fotografo Nat Finkelstein, potrebbe aver trovato il suo definitivo riscontro. In piena era social, la nuova frontiera della celebrità è rappresentata da ‘Friendz’, una App ideata da un team di quattro giovani italiani. “Perché non trasformare i selfie postati su Facebook in un passatempo che può essere monetizzato?”, si sono chiesti gli inventori di Friendz. La soluzione, ancora una volta, è arrivata dalla pubblicità.

La ‘filosofia’ dell’applicazione è semplice. Scaricando Friendz, l’utente (potenzialmente qualsiasi utente) può diventare ‘testimonial’ di una campagna pubblicitaria. Per esempio un marchio potrebbe chiedere: “Fai una foto con gli occhiali del nostro brand e pubblicala su Facebook con un hastag abbinato”. Se la foto viene approvata, l’utente-testimonial riceve un compenso che può variare da uno a cinque euro, a seconda del valore stabilito dalla promozione per quella foto e dal seguito di cui si gode sul social. Più l’utente è influente, maggiori sono le possibilità di realizzo. Mini retribuzioni, per ora, che ad esempio possono essere spese sotto forma di buoni sconto sulle piattaforme commerciali online. Attualmente Friendz conta un migliaio di adesioni ed è ai primi passi. Finanziata con 60mila euro, la App ha già moltiplicato per dieci il suo valore d’impresa.

Fabio Tiraboschi