Tatuaggi sempre più diffusi in Italia
Tatuaggi sempre più diffusi in Italia

Milano – Oltre 7 milioni di italiani è tatuato ma il 17% si dice pentito e ben il 4% ha già avviato le procedure per far cancellare uno o più tatuaggi sul proprio corpo. Luci ed ombre dal rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità sul fenomeno dei tatoo in Italia.
Il 12,8% degli italiani ha un disegno indelebile sul proprio corpo e sono le donne, specie le più giovani, le più convinte “consumatrici” di inchiostro per la pelle. Ben il 13,8% dei tatuaggi è stato disegnato sulla pelle di donne contro l’11,7% degli uomini.
Il rapporto sembra confermare la tendenza italiana a rivolgersi a esperti tatuatori in centri specializzati. Solo il 3,3% delle persone tatuate ha infatti denunciato “problemi” con dolore, granulomi, ispessimento della pelle, reazioni allergiche, infezioni e pus. Ma più di qualche esperto mette in discussione questo dato in considerazione del business sempre più esteso legato al fenomeno e al numero molto elevato di persone che si rivolge ad amici per i primi “disegni” sulla pelle.
Il pericolo è tutt’altro che limitato. Oltre alle infezioni cutanee e alle reazioni allergiche, infatti, molti non sono informati adeguatamente sui pericoli legati all’uso di apparecchiature non adeguatamente disinfettate e all’uso di materiali non sterili. L’epatite C è infatti il rischio più comune ma i danni che possono nascere da un tatuaggio fatto in condizioni non idonee sono innumerevoli e meriterebbero una adeguata legislazione europea.