Fabbriche contro la chiusura delle Poste
Fabbriche contro la chiusura delle Poste

Genova – L’ufficio postale di Fabbriche potrebbe chiudere entro breve tempo costringendo i residenti della Val Cerusa a spostarsi per ogni necessità legata a corrispondenza e riscossione delle pensioni.
Poste Italiane hanno già ridotto il servizio limitando le giornate di apertura da 6 a 3 ed ora avrebbero intenzione di sospendere completamente il servizio.
Alessio Piana, capogruppo della Lega Nord in Comune a Genova, ha presentato un ordine del giorno, approvato all’unanimità, che impegna la giunta Doria ad attivarsi per chiedere un incontro urgente con i vertici di Poste Italiane. “Grave errore privare di un servizio fondamentale oltre 1.500 abitanti, di cui il 28% over 65”.
“Gli uffici postali – ha dichiarato Piana – sono un presidio fondamentale per il territorio soprattutto per le fasce più deboli e per gli anziani che in essi possono trovare servizi accessibili, in primis per la riscossione della pensione oltre che per il pagamento delle bollette e non solo. Pertanto pensiamo sia fondamentale che i vertici di Poste Italiane rivedano la decisione, paventata in recenti comunicazioni, di chiudere l’ufficio di Fabbriche, alle spalle di Voltri a Genova, non per scarsa affluenza o produttività, bensì per un mero interesse legato a insufficienti introiti di correntisti”.
“In questi anni – spiega Piana – tra il 2008 e il 2013 la direzione di Poste Italiane ha messo progressivamente in discussione il mantenimento di diversi uffici postali tra cui quello di Fabbriche che è stato prima ridimensionato nelle giornate di apertura al mattino, passando da 6 a 3 giorni. Vorrei ricordare che l’ufficio di Fabbriche copre tutta la Val Cerusa comprese le zone di via alla Brigna, via Soria e via Canellona per un totale di 1.540 abitanti dei quali il 28% di età superiore ai 65 anni ed il 15% ai 75. È evidente quindi che la decisione di chiudere l’ufficio penalizzi non solo chi vive nel nostro entroterra, già particolarmente disagiato sul piano dei servizi, ma anche l’ufficio postale di Voltri, perennemente sovraffollato, che rischia di non poter rispondere al totale delle richieste del territorio. Chiudere l’ufficio di Fabbriche sarebbe un gravissimo errore: pertanto auspichiamo che il Comune si attivi al più presto per far tornare sui propri passi la direzione di Poste Italiane”.