Gaslini - Restano i ricercatori
Gaslini – Restano i ricercatori

Genova – L’ospedale Gaslini sospende la delibera del Cda sul blocco dei rinnovi dei contratti ripetuti per i Ricercatori e i sindacati rivendicano la “vittoria”.
Il nuovo consiglio di amministrazione dell’Istituto Gaslini ha sospeso la delibera 105 del precedente cda che stabiliva che gli oltre 150 ricercatori precari dell’ospedale, alcuni con contratti rinnovati di anno in anno da decenni, non potevano più essere confermati con contratti Cococo o a tempo determinato.
“È un importante successo del sindacato e dei lavoratori – spiega Laura Tosetti, segretario generale di Nidil-Cgil Genova – da mesi proponiamo a tutti i livelli la situazione di questi scienziati precari e avevamo chiesto al nuovo cda di ritirare l’assurda delibera del precedente vertice aziendale. Riteniamo che sia una dimostrazione di sensibilità e di riconoscimento del ruolo di questi lavoratori all’interno del Gaslini”.
I ricercatori precari dell’Istituto Gaslini di Genova hanno diverse professionalità (biologi, biotecnologi, tecnici, chimici, medici e data manager) e lavorano prevalentemente nel settore della ricerca sanitaria traslazionale, cioè nell’applicazione dei risultati sperimentali – in particolare in oncologia – alla medicina applicata.
Si tratta di un gruppo di lavoratori dotati di elevata professionalità e un alto grado di specializzazione, con una media di 10-15 anni di precariato alle spalle.
Negli anni questo impegno non è mai cessato, nonostante le tante promesse non mantenute e le attestazioni di solidarietà da parte di amministratori e politici. La condizione di lavoro di queste persone, di questi ricercatori e scienziati, è rimasta umiliante, priva di sicurezze e incide sulla loro vita personale.
Nidil Cgil di Genova segue da tempo la situazione dei ricercatori precari dell’istituto Gaslini e ha posto il problema anche a livello ministeriale.
Nei giorni scorsi si è svolto un nuovo incontro con l’assessore alla Salute della Regione Liguria con il risultato dell’apertura nella prima decade di ottobre di un tavolo di trattativa che metterà assieme Gaslini, Regione e sindacato per trovare una soluzione a questa situazione.