Pluriomicida si suicida in carcere a Marassi
Pluriomicida si suicida in carcere a Marassi

Genova – Aveva ucciso la moglie a colpi di piccone per gelosia e dopo essere uscito dal carcere, nove anni dopo, era tornato ad uccidere stroncando la vita della nuova compagna a colpi di coltello. E’ un pluriomicida il detenuto che ieri pomeriggio si è tolto la vita nel carcere genovese di Marassi.
Asila Agoj, 54 anni, cittadino albanese, aveva già tentato di uccidersi al momento del secondo omicidio ma era stato salvato dai medici del 118.
Questa volta ha atteso di essere solo e poi si è stretto l’elastico della tuta attorno al collo e lo ha agganciato ad una finestra della prima sezione del carcere genovese.
Quando l’agente di polizia penitenziaria è passato per il controllo e lo ha visto, è subito entrato in cella tentando di rianimarlo ma per l’uomo non c’era più nulla da fare.
Il suicidio del detenuto ha fatto divampare nuove polemiche da parte del sindacato degli agenti di polizia penitenziaria che sottolineano le condizioni di estrema difficoltà in cui lavorano.
Sul caso è stata aperta un’indagine. Il numero dei suicidi in carcere continua a crescere in tutta Italia.
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