Ictus provoca più danni in pazienti disidratati
Ictus provoca più danni in pazienti disidratati

Roma – Bere tanta acqua ed essere idratati correttamente riduce i rischi in caso di Ictus. A dimostrarlo una ricerca scientifica che ha potuto dimostrare che le persone ben idratate colpite da ictus hanno danni notevolmente ridotti (sino ad un quarto) rispetto ai pazienti che bevono poco o che sono poco idratati.
Bere fa bene ed una corretta idratazione corporea sono fondamentali per la salute e la ricerca dell’Università dell’Arizona del Johns Hopkins Hospital di Baltimora ha dimostrato che le persone che dovessero subire un attacco di ictus in condizioni di scarsa idratazione, rischierebbero danni 4 volte superiori rispetto alle persone idratate.
Secondo i ricercatori i danni dell’ictus nel paziente disidratato sarebbero maggiori in quanto il loro sangue appare più denso rispetto ai pazienti idratati.
Ogni anno più di 795.000 americani sono colpiti da ictus, secondo i dati degli U.S. Centers for Disease Control and Prevention e ogni anno un coagulo che blocca il flusso del sangue uccide quasi 130.000 persone negli Stati Uniti.
La ricerca ha esaminato un campione di pazienti ricoverati per ictus al Johns Hopkins Hospital nell’arco di nove mesi. Circa il 44% dei pazienti risultava disidratato secondo lo studio.
I ricercatori hanno utilizzato la risonanza magnetica per monitorare danni cerebrali e hanno cercato di scomporre i possibili effetti dell’età e delle altre variabili.
Anche dopo aver aggiornato i dati sulla base di una ricostruzione critica, i ricercatori hanno riscontrato che la disidratazione può contribuire in modo consistente al peggioramento degli effetti degli attacchi cerebrali.