Genova, siglato protocollo per lo sviluppo delle infrastrutture nel Nord Ovest tra Liguria, Piemonte e Lombardia
Nella foto, il percorso del Terzo Valico

Genova – Liguria, Piemonte e Lombardia hanno siglato ieri, 11 dicembre 2015, il protocollo per lo sviluppo delle infrastrutture nel Nord Ovest.
Il piano d’azione è stato firmato dai tre governatori regionali, ossia da Giovanni Toti (Liguria), Sergio Chiamparino (Piemonte) e Roberto Maroni (Lombardia) e si è prefissato diversi obiettivi, tutti mirati al rilancio delle intese e delle cooperazioni commerciali tra le tre regioni del Nord Italia.
Il protocollo rappresenta il secondo passaggio di un dialogo iniziato già alcuni mesi fa, quando nel settembre scorso, all’interno delle aree dell’Expo, si era sancita una prima alleanza tra le tre regioni.
Ieri, con le firme ufficiali sul protocollo, le varie regioni si sono impegnate ufficialmente ad operare su più fronti per garantire uno sviluppo condiviso e positivo dell’economia di tutti e tre i territori.
Priorità assolute saranno la nomina di un nuovo presidente dell’Autorità Portuale di Genova, annunciata per gennaio dal Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, e quella di un Commissario del Terzo Valico dei Giovi.

Solo dopo le due nomine si potrà procedere con una rapida cantierizzazione del terzo lotto e con la ricerca dei finanziamenti necessari alla realizzazione del quarto, passaggi fondamentali per la conclusione dell’intero lavoro del Terzo Valico e la creazione di una vera e propria macro-regione.

Nel frattempo. le richieste che le regioni avanzeranno direttamente al Governo saranno quelle di garantire flessibilità e competitività nel trasporto merci, nonché una sensibile riduzione dei tempi di percorrenza per tutti quei pendolari che si spostano tra Genova, Milano e Roma

Tra gli obiettivi del protocollo vi è soprattutto quello di intercettare i flussi di traffico provenienti dal bacino del Mediterraneo con l’apertura del nuovo Canale di Suez e dal passo del Gottardo.

In tal senso, un ruolo decisivo verrà ricoperto da quei finanziamenti che potranno portare al completamento dei progetti destinati al porto di Genova per garantirgli la possibilità di disporre di navi più grandi, di un maggior numero di merci e di caratteristiche strutturali adatte all’accoglienza e allo smistamento delle merci.

L’obiettivo per i porti della Liguria sarà quello di aumentare la capacità di movimentazione dei container di oltre il 50% nei prossimi 5 anni, permettendo di passare da un’attuale capacità di 4,3 milioni di tonnellate, oggi sfruttata solo all’80%, ad una di 6,6 milioni di nel 2020.

Con l’accordo della giornata di ieri, i tre presidenti hanno previsto la convocazione, tra gennaio e giugno 2016, di un nuovo incontro ascoltare pareri e critiche di qualunque categoria lavori in porto, dalle associazioni di categoria delle imprese di logistica agli spedizionieri delle imprese ferroviarie, dagli armatori ai gestori di terminal) e la redazione definitiva di un documento  per lo sviluppo logistico e infrastrutturale del Nord Ovest, il quale delinei piani d’azione condivisi du breve, medio e lungo periodo.