Nella foto, la sede del Consiglio Regionale ligure
Nella foto, la sede del Consiglio Regionale ligure

Genova – Il “Piano Casa” della Liguria, proposto dall’assessore all’Urbanistica della regione Liguria Marco Scajola, è stato approvato questo pomeriggio dopo meno di un’ora di discussione.
La nuova legge regionale, passata con soli 16 voti, è stata figlia di una giornata di discussioni accese e di proteste manifeste da parte di Partito Democratico, Movimento Cinque Stelle e Rete a Sinistra, i tre grandi gruppi del consiglio regionale all’opposizione.
Tutte e tre le opposizioni hanno lasciato l’aula anzitempo, senza partecipare alle votazioni, dopo che già questa mattina avevano abbandonato le aule per ritrovarsi in Via Fieschi e protestare contro l’accorciamento delle tempistiche di discussione stabilito dalla Giunta Regionale.

Alle opposizioni non è infatti andato giù l’atteggiamento della Giunta, accusata di aver contingentato e ristretto i tempi di discussione sugli emendamenti (circa 180, ndr) e di aver messo il piede sull’acceleratore, quando invece la discussione avrebbe richiesto maggiori margini di tempo e di confronto.

I tempi della discussione, limitati dunque a non più di 8 ore, hanno permesso una veloce approvazione del Piano Casa e una rapida discussione dei singoli emendamenti, aspetto che non è andato giù soprattutto al Movimento grillino, che avrebbe preferito discutere punto per punto l’intera proposta del piano.

La maggioranza, dal canto suo, ha risposto che il tempo per il confronto è stato già di per sé dilatato, evidenziando la sostanziale inadeguatezza delle proteste e delle polemiche delle opposizioni.