Alfano contro la stepchild adoption e le famiglie gay
Alfano contro la stepchild adoption e le famiglie gay

Roma – Legge sulle unioni civili sempre più in salita per Matteo Renzi che, alle primarie, aveva promesso l’arrivo di una legge per regolamentare le coppie di fatto ed i matrimoni gay.
Il Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, componente fondamentale della maggioranza che sostiene il Governo Renzi, conferma la sua decisa azione di contrasto al varo della legge.
Intervistato dal quotidiano l’Avvenire, Alfano ha rilasciato dichiarazioni di fuoco che mettono in discussione la possibilità di trovare un’intesa.
“La stepchild – dichiara Alfano – rischia davvero di portare il Paese verso l’utero in affitto, verso il mercimonio più
ripugnante che l’uomo abbia saputo inventare. Vogliamo che l’utero in affitto diventi un reato universale. E che venga punito con il carcere. Proprio come succede per i reati sessuali”.
“Se l’Italia avra’ una legge che consente la stepchild adoption alle coppie gay – aggiunge Alfano – il giorno dopo avvieremo una grande raccolta di firme per il referendum abrogativo. E io sarò in prima linea. Io so come la pensa Renzi, so che Matteo, alle primarie, ha preso un impegno con il suo partito. Ma sa anche come la penso io, sa che i nostri “no” sono invalicabili, sa che il mio movimento politico e’ nato come baluardo a difesa di vita e famiglia”. Alfano ritiene che ci sia ancora spazio per una mediazione: “Ci sono due settimane di tempo, le utilizzeremo per dialogare e parlarci. Ma la nostra posizione resta scritta a caratteri cubitali: ‘si” a una legge che preveda specifici e precisi diritti patrimoniali, ‘no’ a qualsiasi assimilazione, implicita o esplicita, alla famiglia costituzionale. E soprattutto ‘no’ all’adozione sotto qualsiasi forma, diretta o indiretta”.
Il Ministro ha spiegato che “Questo provvedimento non fa parte del patto di governo e noi non vogliamo usarlo come arma di ricatto. Continuiamo a rivendicare l’impulso riformista che abbiamo dato a questo esecutivo e che non abbandoniamo a metà del guado. Ma le maggioranza variabili, in un modo o nell’altro, fanno danno alla tenuta di un governo. E’ una palla di neve che può diventare una slavina”.