renault clio superParigi – Dopo lo scandalo Wolkswagen dello scorso settembre, in questi giorni è toccato alla francese Renault finire nel mirino, sospettata di aver truccato i dati sulle emissioni dei motori. Per questo, il ministro dell’ecologia francese Segolene Royal ha annunciato alla radio Rtl che la casa automobilistica si impegna a ritirare 15mila veicoli, “per controllare che il sistema di filtraggio funzioni in modo corretto”.

Le autorità francesi si erano da subito affrettate a porre dei distinguo rispetto ai colleghi tedeschi, il cui caso ha provocato un crollo di immagine oltre che in borsa della Wolkswagen e un grave danno per l’economia di Berlino. Ora però, orgoglio nazionale e interessi legittimi a parte, è tempo di controlli: “Le nuove macchine devono essere in regola – ha ribadito il ministro – le cose possono essere fatte rapidamente perché sistemare correttamente un motore richiede mezza giornata”.

Dal canto suo la Renault, ricevuta ieri dalla commissione tecnica, ha promesso un piano per regolare le emissioni standard. La commissione era stata istituita dallo stesso Governo francese a seguito dello scandalo Wolkswagen, e test su alcune case automobilistiche nazionali (Renault in particolare), avrebbero riscontrato lo sforamento di alcuni parametri.