grattacielo renzo piano torinoToronto – Vivere troppo in alto può essere pericoloso per la salute. A rivelarlo è uno studio condotto a Toronto (Canada) e pubblicato sul Canadian Medical Association Journal, ma il motivo è logicamente deducibile: più alto si vive più tempo ci metteranno i soccorsi ad arrivare in caso di malore. Si parla di numeri consistenti. Tra il 2007 e il 2012, degli 8.126 casi di arresto cardiaco di adulti che vivevano sopra il 25° piano, nessuno è riuscito a sopravvivere.

“Il nodo dell’accesso all’edificio, il ritardo causato dagli ascensori – spiega l’autore dello studio Ian Drennan – e dalle distanze fra il mezzo di emergenza e il luogo dell’intervento, sono tutti fattori che possono contribuire a un allungamento dei tempi necessari per raggiungere il paziente e cominciare le manovre salvavita”.

Anche pochi secondi possono fare la differenza tra la vita e la morte. Per chi è vittima di un attacco cardiaco, è necessario avviare in pochi secondi le pratiche salvavita, e usare tempestivamente il defibrillatore, ma solo il 30% delle vittime riceve questa assistenza, resa difficile per chi vive in cima a un grattacielo. Per questo, suggerisce lo studio, sarebbe necessario rendere più accessibili i defibrillatori, piazzandoli ai piani alti delle abitazioni o negli ascensori.