Polemiche a Sanremo per l'iniziativa di Sollecito
Polemiche a Sanremo per l’iniziativa di Sollecito

Sanremo – Mossa pubblicitaria o semplice caso fortuito. Ha suscitato forti polemiche e qualche contestazione, specie sul Web, la scelta presentazione una start up legata ai servizi funebri, fatta da Raffaele Sollecito, il giovane recentemente assolto in via definitiva nel processo per l’omicidio di Meredith Kercher a Perugia.
In particolare il pubblico si domanda se la presentazione sia stata davvero, come hanno riportato alcuni Media, inserita come evento a margine del Festival della Canzone Italiana.
Raffaele Sollecito è un cittadino libero ed ormai uscito completamente dal processo ma a molti è sembrata una caduta di stile l’aver scelto Sanremo ed i giorni del Festival per la ufficializzazione di un progetto legittimo e che potrebbe persino presentare degli aspetti innovativi e di interesse pubblico.
Il circo mediatico presente in questi giorni nella Città dei Fiori per seguire il Festival non ha evidentemente “trascurato” l’occasione per parlare del progetto e tornare a riaccendere le polemiche nate immediatamente dopo la sentenza di assoluzione per Sollecito e Amanda Knox, la giovane americana indagata per lo stesso omicidio.
Il servizio on line è attualmente in fase di Start Up ma ha già ricevuto un premio di oltre 60mila euro da parte della Regione Puglia che aveva lanciato un bando per finanziare progetti innovativi legati all’on line.
In pratica Raffaele Sollecito vorrebbe mettere a disposizione delle persone che desiderano ricordare un parente o un amico scomparso, tutta una serie di servizi che vanno dall’organizzazione del funerale e delle necessità legate all’evento luttuoso (ordinare lapidi, statue funerarie, servizi cimiteriali) al vero e proprio ricordo del congiunto attraverso una vetrina virtuale chiamata “Memories”.
Anche a migliaia di chilometri di distanza, infatti, potrà essere possibile ordinare mazzi di fiori da far deporre sulla tomba del parente o dell’amico, far posizionare lumini e altre forme di tributo alla memoria o aggiungere fotografie e dediche virtuali ad una “pagina” Internet dedicata al defunto.
Idee che funzionano già egregiamente in altri Paesi e che, dunque, potrebbero essere di interesse anche in Italia. Forse la scelta del momento e di voler apparire in pubblico è stata interpretata più come una mossa pubblicitaria che per la giusta attività di un libero cittadino che ha sciolto legalmente ogni “dubbio” con la Giustizia.