Marco Corini, avvocato morto a La Spezia
Marco Corini, avvocato morto a La Spezia

La Spezia – Le intercettazioni telefoniche irrompono nell’inchiesta sulla morte dell’avvocato Marco Corini. Gli inquirenti che indagano sull’eredità contesa del legale, morto in circostanze sempre più misteriose, avrebbero acquisito una telefonata tra la sorella e una persona e nella quale sarebbero contenute delle frasi che sono ora oggetto di esame e di approfondimento.
Parlando del fratello morto, infatti, la donna avrebbe pronunciato frasi che lascerebbero pensare ad un intervento esterno di eutanasia.
Circostanze che, ovviamente, aumentano i sospetti che dietro la morte dell’avvocato ci sia qualcosa da chiarire, considerando che il gesto, se realmente avvenuto, potrebbe anche non nascondere solo un gesto umanitario nei confronti di una persona disperata per le sofferenze.
In particolar modo gli inquirenti cercano di capire se l’iniezione letale che sarebbe stata somministrata per non far soffrire l’avvocato, abbia o meno causato la morte.
Dietro l’ipotesi di eutanasia, però, c’è il patrimonio conteso del defunto e i numerosi cambi di testamento e accordi privati tra familiari, che sarebbero avvenuti secondo l’ipotesi investigativa.
Molto probabilmente verrà eseguita un’autopsia sul corpo di Marco Corini per tentare di stabilire l’entità della sostanza eventualmente somministrata e in quale quantità.