220px-FuturamaLos Angeles – Philip J. Fray è il protagonista del cartone animato Futurama, che finisce accidentalmente in un congelatore nel 2000 per risvegliarsi tale e quale nel 3000. Una fantasia da cartone animato potrebbe presto diventare realtà. In un laboratorio californiano il cervello di un coniglio è stato congelato a una temperatura di -165°, e riportato poi a una temperatura naturale senza provocare su di esso alcun danno. Un esperimento che accende la fantasia, e apre nuovi scenari sulla possibilità di conservare gli organi. Magari non è come risvegliarsi completamente in un epoca futura, ma è un inizio. Nonostante nulla del genere sia ancora stato sperimentato sugli esseri umani, già 100 persone hanno affidato il proprio cervello ad aziende private come Alcor o Cryonics, nella speranza che diventi possibile rimetterlo in funzione con la tecnica del congelamento. La tecnica usata per la preservazione del cervello del coniglio prevede l’uso di aldeide, una molecola conservante che ha protetto le cellule dalle schegge di ghiaccio che (formatesi dalla solidificazione dell’acqua) avrebbero trafitto i nuclei. Un problema nell’applicare lo stesso metodo sull’uomo è che l’aldeide risulta per noi tossica, ma l’esperimento ha costituito comunque un importante passo avanti, al punto da ricevere un premio di 26 mila dollari dalla Brain Preservation Foundation. I risultati dell’esperimento sono inoltre stati pubblicati sulla rivista di settore Journal of Cryobiology.