Johnson&Johnson, condannata a maxi risarcimento
Johnson&Johnson, condannata a maxi risarcimento

Missouri (Usa) – Un tribunale del Mossouri ha condannato la Johnson&Johnson a rimborsare con 72 milioni di dollari la famiglia di Jackie Fox, 62enne dell’Alabama morta l’anno scorso per cancro alle ovaie, dopo aver utilizzato per 35 anni il borotalco Body Powder per l’igiene intima. La Johnson&Johnson ha già annunciato che presenterà ricorso. “Non abbiamo responsabilità maggiori di quella della salute e della sicurezza dei consumatori – ha detto un portavoce dell’azienda – e siamo rammaricati dall’esito del processo. Simpatizziamo con la famiglia ricorrente, ma crediamo fermamente che la sicurezza del talco cosmetico sia sostenuta da decenni di prove scientifiche”. La sentenza divide l’opinione pubblica e la comunità scientifica, dove sono in molti a dubitare che l’uso di un borotalco possa effettivamente portare al cancro. Tra gli scettici c’è Leonardo Celleno, Direttore del Centro di ricerche cosmetologiche dell’Università Cattolica di Roma: “Lo ritengo molto, molto improbabile – ha detto alla Stampa – è il primo caso che sento in assoluto, rimango perplesso”. Celleno ha poi spiegato come oggi rispetto al passato il borotalco sia realizzato con materiali sicuri, testati da commissioni ad hoc. Inoltre, secondo il Direttore dell’Università romana, anche ammettendo la pericolosità del prodotto il rischio di contatto sarebbe altamente improbabile, visto che la sostanza dovrebbe entrare in circolo nel sistema sanguigno e andare a depositarsi su un organo per favorire la nascita di un tumore. Dall’altra parte, la International Agency for Research on Cancer classifica il talco come “possibile cancerogeno”. La causa è principalmente una sostanza in esso contenuta chiamata asbesto. Per questo dagli anni ’70 sono disponibili sul mercato anche talchi privi di asbesto, ma anche sulla sicurezza di questo prodotto non c’è unanimità. La sentenza che ha condannato la Johnson&Johnson a pagare il rimborso record alla famiglia è la prima negli Stati Uniti sull’uso del talco, ma altre 1.200 sono pendenti, e si prevede che altre se ne aggiungeranno dopo la decisione del tribunale del Missouri.