Antonio Conte, ct della Nazionale italiana
Antonio Conte, ct della Nazionale italiana

Roma – Ai microfoni di Sportitalia, l’ex ds della Juventus Luciano Moggi ha commentato la recente scelta di Antonio Conte di lasciare la nazionale alla fine degli europei di quest’estate, per andare ad allenare il Chelsea nella prossima stagione. “Conte ha sbagliato sin dall’inizio – ha detto senza mezzi termini – ma lui ha sbagliato relativamente perché ha preso dei soldi. Si sapeva bene che era uno che voleva preparare la squadra, voleva lo spogliatoio non era adatto alla Nazionale. Prima di guidare gli azzurri aveva già firmato col Milan, è bravo sul campo ma fuori crea sempre problemi nell’ambiente in cui lavora”. Tra i motivi che avrebbero spinto l’ex tecnico della Juventus all’addio prematuro alla nazionale, ci sarebbe proprio la voglia di tornare ad allenare ogni giorno, cosa che un club consente di fare e il ruolo da ct di una nazionale no. Per la sua successione si fanno diversi nomi, tra cui gli attuali tecnici di Torino e Bologna Ventura e Donadoni (che la nazionale l’ha già allenata agli europei del 2008) e l’ex ct della Russia Fabio Capello. Quest’ultimo sarebbe il nome preferito da Moggi: “Meglio di Fabio Capello non c’è nessuno in questo momento – ha dichiarato – Fabio è completo, ho visto come operava in Russia, e teneva presente tutte le cose che gli dicevano le società di calcio. Io voto sicuramente Capello, in Russia aveva un portiere che non poteva fare il portiere nemmeno a casa mia”. Bocciatura senza appello invece per Zdeněk Zeman, attuale allenatore del Lugano e anche lui finito nelle ultime ore nella lista dei papabili, probabilmente più come suggestione che prospettiva reale: “Ma come si fa proporre Zeman che è ultimo in classifica nella Serie A in Svizzera? – si è chiesto retoricamente Moggi – non scherziamo, qui se vogliamo il bene dell’Italia non devono esserci buontemponi che propongono nomi solo per simpatia. Bisogna capire che l’immagine dell’Italia passa dalla Nazionale e mi pare che ancora non lo abbiamo capito”.