Napoli, svolta nel caso Loffredo
Napoli, svolta nel caso Loffredo

Napoli – Sarebbe arrivata ad una svolta decisiva l’indagine riguardante la morte di Fortuna Loffredo, la piccola bambina di soli 6 anni che fu trovata morta il 24 giugno 2014 a Caivano, località in provincia di Napoli.Dopo un iter giudiziario ed investigativo durato pressoché due anni, la Procura di Napoli avrebbe raggiunto la probabile conclusione della vicenda.
Dopo aver ipotizzato l’esistenza di un giro di pedofilia che avrebbe coinvolto anche altri giovani ragazzini, gli investigatori avrebbero individuato nel vicino di casa della famiglia Loffredo, il 44enne Raimondo Caputo, il presunto molestatore e uccisore della figlia Fortuna.

L’uomo, già in carcere dal novembre scorso con l’accusa di aver abusato sessualmente della figlia dell’età di tre anni, potrebbe essere legato anche all’uccisione di un altro bambino, il figlio della compagna con cui si trova dietro le sbarre nel carcere di Napoli, precipitato dal balcone di casa il 28 aprile 2013 in circostanze ancora oggi da chiarire.

Proprio le analogie tra la morte del piccolo di 3 anni e la morte di Fortuna Loffredo avrebbero riaperto la pista della presunta uccisione della bimba di 6 anni da parte di Raimondo Caputo, finora intento a negare qualunque coinvolgimento nelle uccisioni e nei giri di pedofilia ad esse probabilmente legati.