Genova- Il messaggio per questo primo Maggio parte da Genova: Cgil, Cisl e Uil vogliono ritrovare l’unità. Molti i lavoratori e non che hanno partecipato al corteo, partito alle 10.30 da Piazza Della Vittoria, per giungere verso le 12 a Piazza De Ferrari, dopo una sosta al Ponte Monumentale per rendere omaggio ai caduti per la Resistenza. Sul palco i tre segretari nazionali: Carmelo Barbagallo per la UIL; Susanna Camusso per la CGIL, Annamaria Furlan per la CISL. E mentre i tre leader sindacali parlavano un forte scroscio di pioggia ha costretto i partecipanti a trovare riparo sotto i portici della piazza. «La pioggia non ci fermerà – tuona Barbagallo – siamo in piazza unitariamente per ribadire che solo l’unità sindacale potrà fermare quella ventata di liberismo che sta mettendo in ginocchio lavoratori e pensionati, che inchioda Confindustria, che impedisce al Governo il rinnovo dei contratti del pubblico impiego». Quindi Susanna Camusso:«Non si può risparmiare sul lavoro, sulla sicurezza, basta ai subappalti, ai “voucher”, alle partite iva. C’è troppa disoccupazione, i giovani non hanno futuro, le pensioni devono essere riformate. Basta alla precarietà!».
Annamaria Furlan:«Il governo deve pensare al valore del lavoro. Lavoro e dignità devono essere il centro del valore del lavoro, devono esserci investimenti, pubblici e privati. Vogliamo una riforma delle pensioni, non vogliamo che a 65 anni si muoia sulle impalcature. La speranza si crea lasciando ai giovani i posti di lavoro liberati dagli anziani».