Palazzo di Giustizia di Genova
Palazzo di Giustizia di Genova

Genova – Per il processo alle sponsorizzazioni della Sestrese negli anni 2005, 2006 e 2007 la tagliola della prescrizione sarebbe inesorabilmente scattata quest’anno ma ciò nondimeno il Giudice è riuscito a scongiurarla, concludendo anzitempo il dibattimento.
L’esito è stata la clamorosa assoluzione di Romolo Marzi “perché il fatto non sussiste” e la sentenza non impugnata dalla Procura proprio in questi giorni è definitivamente passata in giudicato, con prevedibili riflessi su quel che rimane del contenzioso tributario.
A novembre del 2009 Romolo Marzi, Presidente di Assoconsult srl, all’epoca società leader nella formazione alle imprese, era finito nell’occhio del ciclone come “superconsulente” della Regione Liguria sui Fondi UE. Gli accertamenti tributari nella sede sociale erano durati parecchio tempo (in tutto 1131 ore…) e Marzi si era visto suo malgrado costretto a gettare la spugna, mettendo in liquidazione la società.
L’inchiesta, che ipotizzava diversi reati, aveva coinvolto a vario titolo esponenti politici e amministratori locali di tutta la Liguria ma si era arenata davanti all’annullamento da parte della Cassazione del mega sequestro di denaro, computers e documentazione varia effettuato d’iniziativa della Guardia di Finanza proprio nei confronti di Marzi.
“Oltre ad essere stata data la prova dell’esistenza di tutte le operazioni sottese alle fatture contestate – sottolinea l’avvocato Mario David Mascia, difensore di Marzi – è stato dissipato il grosso equivoco di considerare l’AC SESTRESE 1919 come una squadretta qualsiasi, mentre a tutt’oggi è la seconda compagine genovese per fondazione dopo il Genoa e la terza per blasone dopo la Sampdoria ».
Marzi ha dichiarato: «Ora che il capitolo è chiuso posso finalmente voltar pagine e pensare al futuro. Ho sempre avuto fiducia nei magistrati e nel mio avvocato. Evidentemente non mi sbagliavo».