La sistemazione delle boe, prevista per le giornate del 18 e 19 maggio, è mirata poi ad identificare le minacce che le navi potrebbero rappresentare per gli esemplari, prevenendo scontri o collisioni attraverso un particolare circuito di avvisi dal porto alle singole imbarcazioni.
Il progetto triennale di conservazione “Whalesafe”, cofinanziato dall’Unione Europea tramite il programma Life+, è stato sostenuto anche dall’Università degli Studi di Genova, dalla Costa Edutainment, dalla Direzione Marittima di Genova, dalla Capitaneria di Porto di Savona e, infine, dalla Softeco Sismat.
Il sistema di boe sarà composto da 4 boe, tutte ben visibili sia di giorno che di notte, e ospiteranno delicate strumentazioni scientifiche per il rilevamento dei capodogli.
Le boe tecnologiche infatti, oltre ad essere alimentate da fonti di energia rinnovabili, saranno equipaggiate con idrofoni per l’ascolto dei click dei capodogli e permetteranno di tracciare le rotte sottomarine dei Cetacei nell’area di mare di fronte ai porti di Vado e Savona.
