Degrado a Genova
Degrado a Genova

Genova – “La Movida va regolamentata e non sopressa”. Con questo slogan si apre domani, sabato 21 maggio 2016, la raccolta di firme contro l’ordinanza emanata dal Comune per “limitare” l’attività notturna di tanti locali che operano nel Centro Storico genovese.
La cosiddetta ordinanza “anti Movida”, infatti, sta scatenando la protesta dei commercianti della zona ma anche e soprattutto dei tanti giovani che si riuniscono nelle vie e nelle piazze per trascorrere qualche ora di svago in compagnia di amici.
Ad iniziare la raccolta di firme per chiedere al Sindaco Marco Doria di ritirare l’ordinanza è Gioventù Nazionale, il movimento under 30 di Fratelli d’Italia che ha comunque denunciato più volte lo stato di degrado ed abbandono del Centro Storico e non nega la presenza di un problema.
“Sabato – dicono a Gioventù Nazionale – saremo in via XX Settembre, all’altezza del Ponte Monumentale, per fare firmare ai cittadini genovesi la nostra petizione, indirizzata al sindaco Doria, nella quale si richiede la riconsiderazione dell’ordinanza cosiddetta “anti-movida”.
E’ argomento di grande attualità l’ordinanza con la quale il Sindaco intende far chiudere i locali del centro storico all’una di notte, con proroghe di un’ora per il venerdì ed il sabato sera.
“Già in tempi passati – spiegano a Gioventù Nazionale – ci siamo espressi riguardo la situazione di degrado in cui versa il centro storico genovese, vertiginosamente peggiorata negli ultimi anni, tuttavia crediamo che sia un errore madornale provare a risolverla imponendo ai locali una chiusura anticipata folle e letale per ogni forma di svago serale a Genova. La Giunta ed il Sindaco dovrebbero operare un distinguo tra i locali che offrono svago serale conforme alle leggi vigenti ed i cosiddetti “minimarket”, aperti con il solo scopo di smerciare alcol di dubbia qualità da consumarsi per strada a prezzi infimi, e spesso e volentieri ai minorenni. Riprendendo le parole degli onesti negozianti del Centro Storico: “le regole ci sono, basta farle rispettare!”

1 commento

  1. Mi sono sempre chiesta in cosa differenzino i bar dai minimarket il proprio “servizio”. Sono tutti distributori di alcool low cost. Negli ultimi anni sono scomparsi i caffè, i locali di degustazione e i ristorantini che proponevano un servizio con del valore aggiunto e attraevano giovani civili. Ora il centro storico e’in mano all’inciviltà  e il giro d’affari tra alcol e droga e’enorme per una città  che non offre ai giovani null’altro. Difficile rinunciarvi eh!?