Giovanni Toti, presidente Regione Liguria
Giovanni Toti, presidente Regione Liguria

Genova – “I Sottosegretari servono – ma capisco che sia difficile da comprendere – perché questa Giunta lavora molto, al di là di quello che le opposizioni ritengono. Lavorano molto tutti gli assessori e questa maggioranza politica, che ha fatto più cose in questo anno che sta per concludersi di quante non ne abbiano fatte i nostri predecessori nei dieci anni precedenti. I miei assessori non solo godono dell’assoluta fiducia mia e della maggioranza politica che ci sostiene, ma hanno il doppio delle deleghe rispetto al passato e, nonostante questo, le stanno portando avanti nel modo migliore e nell’interesse dei cittadini. Tre Sottosegretari servono perché riteniamo che questo porterà a una maggiore efficienza e efficacia, non a livello politico, perché lavoriamo benissimo insieme, ma nell’offerta di servizi ai cittadini”. Lo ha affermato il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, intervenuto nell’aula del Consiglio regionale durante la discussione sulla modifica dello Statuto per l’introduzione dei sottosegretari.

“Non vorrei inseguire né l’opportunismo del Pd, da cui mi sarei aspettato qualche applauso visto che il loro ex presidente aveva sottolineato quanto sette assessori fossero decisamente troppo pochi – ha aggiunto il presidente Toti – né il pauperismo grillino. Se la politica deve rimanere una cosa di tutti, e non solamente di chi è benestante di famiglia, deve avere la giusta ricompensa per le ore che si spendono onestamente e lavorando al servizio cittadini”. Il governatore ha poi ricordato che “la precedente maggioranza di centro sinistra non è stata mandata a casa dai cittadini perché aveva 13 assessori, di cui tre esterni, ma perché, nonostante questo numero, non è stata in grado di produrre risultati accettabili”. “Vorrei riportare un filo di ordine nella discussione: stiamo parlando – ha proseguito il governatore Toti – della modifica dello Statuto. Questa riforma rimarrà a disposizione di qualsiasi maggioranza politica che governerà la Liguria e che potrà nominare i Sottosegretari, definendone assunzione, costi, limiti e attività. Questa amministrazione, una volta modificato lo Statuto, proporrà una legge istitutiva dei sottosegretari e ne stabilirà anche tutti i limiti di esercizio e di tutto questo si discuterà di nuovo in questo Consiglio regionale. Ho sentito cifre surreali sul costo dei sottosegretari come “7 o 10 milioni di euro”: se così fosse, dovrebbe esserci la coda. E’ ovvio che non sarà così: l’aggravio spesa sarà ben lontano dalle cifre che ho sentito e forse addirittura nullo. In ogni caso, francamente, mi risulta difficile accettare lezioni di sprechi da chi ci ha lasciato la Liguria nelle condizioni in cui l’abbiamo trovata e da chi governa il paese con risultati che sono sotto gli occhi di tutti. In materia di sprechi – ha sottolineato – certamente possiamo imparare molto dalla precedente amministrazione di centro sinistra ma mi auguro che non saremo capaci di farlo. Ad ogni modo, non credo che i cittadini siano appassionati di questa discussione. Ciò che ai cittadini interessa è che noi andiamo avanti con le riforme strutturali: dalla Protezione Civile al Piano Casa, dalla riforma dell’organigramma regionale alle riforme in materia di commercio fino alla riforma sanitaria che discuteremo da qui a pochi giorni. Non credo proprio – ha concluso – che i 3 Sottosegretari faranno la differenza in termini di costi”.