Sciopero
Sciopero

Savona – Due realtà in forte crisi che si sono unite ed hanno fatto fronte comune per chiedere al Governo di intervenire per difendere il diritto al lavoro, così Tirreno Power e Bombardier si sono organizzate in un corteo che, a partire dalle ore nove, ha visto il radunarsi progressivo dei dipendenti delle due fabbriche.

Bombardier ha perso la gara d’appalto per la fornitura dei treni regionali ad alta densità prevista da Trenitalia, mentre Tirreno Power ha visto ridotta la sua attività ad un gruppo di gas a seguito dell’inchiesta condotta dalla magistratura sulle emissioni inquinanti da carbone e sulla crisi finanziaria.

I lavoratori delle due fabbriche savonesi sono scesi in piazza per difendere il diritto al lavoro e la loro iniziativa ha raccolto l’adesione anche da parte di altre aziende della provincia che stanno partecipando allo sciopero con una delegazione.

Un primo corteo è partito poco dopo le 9.15 dallo stabilimento Bombardier di Vado e si sta muovendo fino alla rotonda in prossimità della rotonda vicina al casello autostradale di Savona, punto di incontro con il corteo della Tirreno Power, partito dalla rotonda antistante alla sede.

I lavoratori di Tirreno Power sostengono lo sciopero, proclamato per via dei due anni trascorsi dal sequestro cautelativo da parte della procura di Savona e  durante i quali gli azionisti della Centrale Engie o di Sorgenia non sono stati in grado di presentare un piano industriale che potesse  dare prospettive di un mantenimento del sito produttivo bensì avendo come unico obiettivo aziendale quello di trarre il massimo profitto economico compiendo i minimi sforzi pensando anche ad un ridimensionamento del sito con la perdita di oltre 115 esuberi già dichiarati che andranno a sommarsi ai circa 850 posti di lavoro, tra indotti e personale diretto, che sono stati persi. Una condizione denunciata che risulta inaccettabile sia per i lavoratori che per il territorio in una situazione in cui il Governo, come ricordano gli stessi lavoratori, non si è occupato di proporre soluzioni che obblighino a promuovere politiche industriali innovative e tecnologicamente all’avanguardia per salvaguardare i lavoratori legati ancora alla produzione con combustibile fossile.

La protesta sta proseguendo ed il corteo, oramai congiunto, sta bloccando il traffico.