Nella foto, le operazioni di carotaggio nell'area ex-Boero (foto tratta dal profilo Facebook di Giacomo Cafasso con sua autorizzazione)
Nella foto, le operazioni di carotaggio nell’area ex-Boero (foto tratta dal profilo Facebook di Giacomo Cafasso con sua autorizzazione)

Molassana (Genova) – Il quartiere genovese di Molassana sta vivendo profondi cambiamenti negli ultimi mesi, con una revisione della viabilità che porterà via Molassana a divenire interamente pedonale dalla rotonda del Ponte Fleming sino all’imbocco di via Elia Bernardini e con l’ex area Boero che dovrà essere allestita per ospitare, come da progetto, i lavori per un nuovo centro commerciale, un asilo e diverse centinaia di parcheggi interrati.
Proprio la tematica dei parcheggi interrati è divenuta centrale nelle ultime ore dopo che alcuni cittadini e residenti della Val Bisagno hanno pubblicato sui propri profili Facebook un video e alcune immagini che documenterebbero le prime operazioni di carotaggio sull’area ex Boero (clicca qui per vedere il filmato).

Il problema, ben visibile nel video stesso, è che dal terreno sembrerebbe uscire quella che in molti hanno definito “acqua calda”, con la preoccupazione, nemmeno troppo velata, che miste con le falde acquifere possano esserci sostanze chimiche pericolose per la salute.

La domanda che si pongono ora molti residenti della zona è se esista effettivamente un piano di sicurezza che garantisca, con le dovute premure e con la dovuta cautela, la costruzione di un nuovo centro commerciale, di un asilo e di parcheggi sotterranei su un terreno che, ad oggi, deve essere sottoposto a ingenti e preoccupanti manovre di carotaggio.

1 commento

  1. L’acqua calda che fuorusciva dal terreno altro non era che quella usata per raffreddare la testa di perforazione, se non fosse raffreddata con le altissime temperature raggiunte si distruggerebbe immediatamente. La testa rotante viene colpita da una testa a martello e quindi si scalda notevolmente. Il raffreddamento può essere eseguito con fango o solo acqua, da qui la fuoruscita di “acqua calda” …

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