Precari Gaslini, positivo l'incontro in Regione
Precari Gaslini, positivo l’incontro in Regione

Genova – Arrivano segnali positivi dall’incontro avvenuto ieri mattina negli uffici della Regione Liguria tra il sindacato Nidil Cgil, categoria sindacale che tutela i ricercatori precari del Gaslini, e diversi esponenti della giunta regionale e della struttura ospedaliera, tra cui l’assessore Sonia Viale, il presidente della commissione regionale Salute Matteo Rosso, il direttore del Dipartimento regionale Salute Francesco Quaglia, il dirigente del settore del personale del Sistema sanitario regionale Daniele Zappavigna, il presidente del “Gaslini” Pietro Pongiglione, il direttore scientifico dell’Istituto Alberto Martini e il direttore amministrativo dell’Istituto Paolo Faravelli.
Il tavolo di discussione, durato alcune ore, ha portato alla presa di coscienza del problema da parte della Regione Liguria, che sulla base del comunicato emesso ieri da Nidil Cgil si sarebbe presa l’impegno di “trovare un percorso che consenta l’assunzione dei ricercatori precari del Gaslini in possesso di esperienza pluriennale e consolidate competenze acquisite nel tempo attraverso contratti a termine”.

Dopo le sollecitazioni dell’ultimo anno che hanno portato il problema anche sul tavolo del Ministero della Salute si è finalmente svolto oggi un incontro che ha aperto una trattava concreta” – ha dichiarato al termine dell’incontro Laura Tosetti, segretario generale genovese di Nidil Cgil, che ha potuto portare buone notizie a tutti i ricercatori precari radunatisi ieri mattina in presidio in Piazza De Ferrari in attesa di notizie (clicca qui per notizia).

Come riporta il comunicato sindacale, “i risultati della lunga trattativa sono considerati incoraggianti dal sindacato perché si è aperto un tavolo tecnico” che potrà portare all’assunzione di molti ricercatori precari, tra cui biologi, biotecnologi, tecnici, chimici, medici e data manager, impegnati nella ricerca oncologica, genetica, epidemiologica, microbiologica, nella ricerca di base ma anche in attività assistenziali di diagnostica.

L’accordo prevederebbe quindi di “armonizzare i percorsi di assunzione con il piano di sviluppo approvato dal Cda del Gaslini per il quinquennio 2016-2020 e di verificare la possibilità di utilizzo di questi lavoratori nelle graduatorie sia del Gaslini sia del Sistema sanitario regionale”.