Lo scoppio ha provocato la rottura dell'asfalto e la fuoriuscita dell'acqua
Lo scoppio ha provocato la rottura dell’asfalto e la fuoriuscita dell’acqua

Genova – Negli ultimi giorni Genova è stata teatro di diversi guasti alla rete idrica, ultimo dei quali questa mattina a Borzoli, che stanno provocando diversi disagi alla popolazione con la mancata erogazione dell’approvvigionamento idrico e con i numerosi danni alle sedi stradali.

A proposito di quanto sta accadendo in questi giorni, i portavoce del MoVimento 5 Stelle Liguria Alice Salvatore e Marco De Ferrari, hanno osservato: “Lo scoppio quasi in contemporanea di Principe e Divergo è la metafora del fallimento delle scellerate politiche di privatizzazione dell’acqua che, ovunque sono state applicate, hanno provocato incidenti, rotture, disservizi di ogni tipo, a fronte delle bollette più care d’Italia: Federconsumatori parla addirittura di oltre 350 euro a famiglia a Genova, quasi 100 in già rispetto alla media nazionale. Il tutto in barba al volere di 26 milioni di italiani che nel 2011 hanno sancito con un referendum che l’acqua deve rimanere in mani pubbliche”.

De Ferrari, poi, compie una similitudine collegando la voragine di Firenze di fine maggio con quella che sabato si è creata in piazza Acquaverde, davanti alla stazione di Principe.

“Esattamente ungesse fa, si è aperto un enorme cratere sul Lungarno. Il Gestore? Publiacqua Spa, specchietto del potere renziano. Ora è toccato a Genova, solo per un colpo di fortuna senza conseguenze peggiori. Guarda caso, anche qui a gestire le reti idriche c’è una società privata, Mediterranea delle Acque, che fa parte del gruppo Iren. Mentre il Partito Democratico e Doria continuano a sostenere le privatizzazioni a tutti i livelli, Genova sprofonda nei bici di bilancio e nelle voragini in strada”.

Il portavoce ha poi concluso così: “L’acqua pubblica è una delle cinque stelle del nostro MoVimento e uno dei primi punti che porteremo avanti se Genova diventerà a 5 Stelle. I beni comuni non devono essere gestiti a scopo di lucro. L’acqua è un bene pubblico e la sua gestione può essere soltanto pubblica”.