In tantissimi hanno affollato piazza del Popolo a Roma per l'ultimo saluto a Bud Spencer
In tantissimi hanno affollato piazza del Popolo a Roma per l’ultimo saluto a Bud Spencer

Roma – Un lungo e caloroso applauso ha accolto il feretro di Bud Spencer all’arrivo davanti alla Chiesa degli Artisti a Piazza del Popolo a Roma.

Tantissima gente ha atteso davanti alla chiesa per l’ultimo saluto all’attore napoletano Carlo Pedersoli e la banda ha suonato le canzoni dei suoi film

Tra i primi ad arrivare anche l’amico e compagno di sempre Terence Hill, entrato in chiesa da una scala laterale per evitare l’assedio delle telecamere. Visibilmente commosso, Terence non ha risposto alle domande dei giornalisti. Tanti sono i volti noti che hanno omaggiato l’attore da Dario Argento a Nino Benvenuti, a Giovanna Ralli ed ai Fratelli Vanzina.

Il ricordo di Franco Nero, commosso, disegna il gigante buono come una persona umile e solare, mentre per Fulvio Lucisano indimenticabile resterà la disponibilità.

Al termine della cerimonia, il compagno di film Terence Hill è intervenuto ricordando l’amico e collega scomparso lunedì. Commosso ma sereno, Terence si è detto certo di sapere quali saranno le prime parole che Bud gli rivolgerà quando si rincontreranno. “Sono certo – ha detto l’attore – che mi dirà che noi non abbiamo mai litigato. Ogni volta che ci vedevamo o che mi invitava a mangiare gli spaghetti a casa sua mi ricordava che non avevamo mai litigato perché ci rispettavamo e ci amavamo ed insieme ci divertivamo”.

Hill, intervenuto dopo il figlio di Pedersoli, ha raccontato il loro primo incontro ricordando di trovarsi in Spagna sul set di “Dio perdona io no”. Hill era arrivato per sostituire un attore che si era infortunato e la prima scena che girarono insieme fu una scazzottata.

A cerimonia conclusa, il feretro dell’attore ha lasciato la chiesa sulle note della canzone “Dune Buggy”, colonna sonora del suo film “Altrimenti ci arrabbiamo”. Tantissimi hanno voluto manifestare la loro commozione e l’affetto per l’attore con calorosi applausi e con cori, come quello “Bulldozer, Bulldozer” in ricordo della parte interpretata nel film “Lo chiamavano Bulldozer” del 1978.

All’uscita dalla Chiesa degli Artisti di Terence Hill, la folla ha iniziato ad urlare “Trinità, Trinità”.