Delitto di Lumarzo, forse l'uccisione di un cane come movente dell'omicidio
Delitto di Lumarzo, forse l’uccisione di un cane come movente dell’omicidio

Lumarzo – Si arricchisce di un nuovo particolare la vicenda sull’omicidio e la decapitazione di Albano Crocco, l’uomo ucciso nelle campagne di Lumarzo. Pur mancando ancora le prove necessarie per trovare un colpevole, i Carabinieri hanno infatti acquisito un altro possibile movente della vicenda: l’uccisione di un cane, più precisamente del cane di Claudio Borgarelli, nipote della vittima e ad oggi unico indagato, da parte dello zio, quello stesso Albano Crocco ritrovato decapitato in circostanze ancora da chiarire.
Un possibile movente che va ad aggiungersi ai filmati delle telecamere che hanno visto Borgarelli allontanarsi dalla sua villa proprio per due ore, tra le 7,30 e le 8,30 del mattino, quando sarebbe avvenuta la morte di Crocco. Ora bisognerà capire se anche gli esami del DNA potranno fornire agli inquirenti maggiori dettagli sulla possibile colpevolezza del nipote, al momento unico indagato.