Genova, la Regione premierà domani infermieri e assistenti sanitari
Genova, la Regione premierà domani infermieri e assistenti sanitari
Genova – Domani, venerdì 28 ottobre, alle 17.30 nella sede del Collegio Ipasvi di Genova – piazza Dante 9 -, la vicepresidente e assessore regionale alla Salute Sonia Viale parteciperà alla giornata di chiusura con consegna dei diplomi agli infermieri e assistenti sanitari al corso di difesa personale organizzato da Ipasvi Genova, in collaborazione con Krav Manga parabellum nell’ambito del progetto la Fenice. “Come assessorato – ha spiegato la vicepresidente Viale – siamo stati attenti alle problematiche che possono verificarsi sul luogo di lavoro da parte di chi, infermieri e operatori sanitari, svolge una professione molto delicata, a contatto con pazienti e situazioni di criticità”.

La vicepresidente Viale ha già partecipato a un corso di autodifesa promosso da Ipasvi che si è svolto a Vallecrosia. “La sicurezza e la percezione della sicurezza sul luogo di lavoro, oltre a essere un atto di civiltà, è il primo tassello per la motivazione del personale soprattutto quando si tratta di presidi sociosanitari” ha commentato la vicepresidente Viale. Secondo l’indagine presentata dal presidente del collegio degli infermieri Ipasvi all’assessorato regionale alla Salute, in base a una ricerca effettuata su un ristretto campione di personale in Liguria, il 73%degli intervistati dichiara di essersi sentito vittima di una violenza.

Su scala nazionale, sarebbero invece oltre 278 mila le giornate di lavoro perse con una danno di più di 30 milioni di euro per le casse statali rappresentando circa il 22 % del totale infortuni denunciati all’Inail. Il 2 novembre a Pietra Ligure, in collaborazione con Asl2, partirà un nuovo corso che si chiuderà a fine mese mentre dal 9 all’11 novembre, a Rimini, si terrà il 35esimo congresso nazionale Aniarti, l’associazione nazionale infermieri di area critica. Nella giornata del 9 sarà la volta dell’intervento della Regione Liguria il cui progetto e modello di tutela dei propri operatori sanitari è già stato richiesto da altre Regioni come Toscana ed Emilia Romagna.