Genova – Un parco archeologico-scientifico visitabile al pubblico e in grado di ospitare laboratori per le scuole sull’area della prima centrale solare al mondo, costruita 50 anni fa a S. Ilario e oggi finalmente resa agibile dopo anni di abbandono.
E’ stato presentato questa mattina dall’assessore alla Cultura, Istruzione e Formazione della Regione Liguria, Ilaria Cavo nell’ambito delle iniziative del Festival della Scienza, come prima tappa della giornata inaugurale della 14° edizione. Il recupero della centrale è un’iniziativa promossa e portata avanti dall’assessorato alla formazione della Regione Liguria congiuntamente con lo sportello del consumatore, dopo l’impegno che era stato assunto lo scorso anno in occasione del progetto #Costruiamocilfuturo. “Abbiamo mantenuto la promessa fatta lo scorso anno – ha spiegato l’assessore Cavo – recuperare un manufatto dell’ingegno e della tecnologia, riaprendo al pubblico il sito della prima centrale solare a torre che da quest’anno è tornato agibile e diventerà un museo dell’archeologia industriale all’aperto. Il sito è stato reso accessibile grazie a un buon lavoro di squadra: attraverso i fondi dello sportello del consumatore gestiti dall’assessore Berrino e le risorse, 110 milioni di euro, del Fondo Sociale Europeo destinate a Orientascienza”. “Grazie ai fondi dello sportello del consumatore – ha spiegato l’assessore regionale al lavoro, Gianni Berrino – daremo vita a percorsi formativi in grado di dare ai ragazzi una formazione vicina al mondo del lavoro e in particolare alla scienza, attraverso un esempio concreto e tangibile dell’ingegno umano”.
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