francesca.bonello.studentessa-genovaTarragona – L’inchiesta sul tragico incidente che costò la vita alla studentessa genovese Francesca Bonello e ad altri 12 studenti Erasmus in Spagna è stata archiviata senza un colpevole. La notizia ha sconvolto ancora una volta i familiari dei giovani che, il 20 marzo scorso, hanno visto le giovani vite dei loro congiunti strappate per quello che sembrava qualcosa di ben più grave di un colpo di sonno improvviso.
I genitori della studentessa di Castelletto hanno già annunciato, attraverso il loro avvocato spagnolo, l’intenzione di opporsi all’archiviazione decisa dal giudice che ha seguito il caso, una tragica beffa dopo il già deplorevole “caso” legato all’esiguità dei risarcimenti danni decisi dalle sentenze civili.
A suscitare molte perplessità è soprattutto il fatto che l’autista del pullman, un 62enne spagnolo, non sarebbe mai stato ascoltato dal giudice inquirente dopo la tragedia.
L’uomo ammise di essere stato vittima di un colpo di sonno e la sua posizione non è stata più vagliata in nessuna occasione ufficiale. L’indagine si è basata solo sulla dichiarazione resa subito dopo l’incidente.
Ma l’inchiesta aveva evidenziato alcune “stranezze” nel tracciato digitale del viaggio. Alcune brusche variazioni di velocità che, secondo alcuni periti, potrebbero evidenziare altri colpi di sonno e cedimenti della soglia di attenzione del pilota. Una situazione che si ripete spesso negli incidenti dove il conducente, invece di realizzare che le sue condizioni psico-fisiche sono in via di peggioramento imponendo la sosta per riposare, prosegue sforzandosi di restare sveglio.
Un sospetto tutto da comprovare ma che certamente avrebbe potuto trovare qualche riscontro o una decisiva prova contraria nel corso di un interrogatorio dell’autista del pullman che si è ribaltato uccidendo 13 giovani studenti.