Guasto di un convoglio, ritardi fino a 40 minuti
Guasto di un convoglio, ritardi fino a 40 minuti

Genova – Mattinata di passione per i pendolari che dalle zone del Tigullio erano diretti a Genova.

Un guasto ad un treno, avvenuto nel levante, ha provocato ritardi fino a 40 minuti su tutta la linea.

L’ennesimo disagio per coloro che, ogni mattina, si muovono lungo il tratto ferroviario. La frequenza di questo tipo di guasti ed i conseguenti disagi è strettamente collegata all’età media dei treni. I convogli, mediamente, hanno 23 anni e, come spiegano da Trenitalia, proprio i guasti sono stati la causa del 10% delle cancellazioni dei treni lo scorso anno.

Un piano di investimenti pari a 393 milioni di euro, inserito nel contratto di servizio con la Regione Liguria, dovrebbe portare nuovi treni lungo tutta la tratta ligure andando ad abbassare l’età media dei mezzi di circa sei anni entro il 2023.

Intanto ci si prepara allo sciopero del personale previsto per venerdì 17 febbraio. Dalle ore 9.00 alle ore 17.00 infatti, i treni potranno subire ritardi o cancellazioni per via dell’agitazione del personale indetta da alcune sigle sindacali.

Lo sciopero vuole essere un segnale forte contro le criticità come la sicureza a bordo dei treni e la situazione delle officine di manutenzione, in piena fase riorganizzativa tra Genova e Savona.

Proprio la tematica della sicurezza sembra essere la più delicata. Assoutenti interviene in proposito evidenziando come nella lunga trattativa che ha condotto alla firma del contratto di servizio ponte ed alle linee guida del contratto che dovrebbe partire il prossimo anno, l’assessore Berrino, prendendo atto delle numerosissime segnalazioni di pendolari e consumatori riguardo alla poca sicurezza sui treni del primo mattino e della sera, aveva proposto di destinare parte degli introiti derivanti dal rincaro delle tariffe regionali ad un servizio di vigilanza sui treni a rischio.

Trenitalia ha deciso di rifiutare questo tipo di servizio affermando che una sorta di vigilanza privata non sarebbe efficace secondo i dati raccolti tra il 2005 ed il 2007. Ma per Assoutenti non conta chi svolge il servizio di vigilanza ma interessa che ci sia un controllo e che vengano posti dei deterrenti seri per scongiurare la presenza di delinquenti sui treni.