Incendio nel Gran Ghetto, due morti
Incendio nel Gran Ghetto, due morti

Foggia – Sono due cittadini di nazionalità africana, probabilmente del Mali, le vittime di un incendio di vaste proporzioni che nella notte si è sviluppato all’interno del “Gran Ghetto”, la baraccopoli nelle campagne tra San Severo e Rignano Garganico, in provincia di Foggia.

Le fiamme in pochi minuti si sono propagate avvolgendo le numerosi baracche. Sul posto sono intervenuti tempestivamente Vigili del Fuoco e forze dell’ordine, già presenti per il presidio dell’area dopo lo sgombero, iniziato mercoledì 1 marzo.

L’incendio si è sviluppato su un’area di oltre 5mila metri quadrati ed ha distrutto un centinaio di baracche. I Vigili del Fuoco sono riusciti a circoscrivere e poi estinguere le fiamme, ritrovando i corpi carbonizzati delle due vittime.

Ancora non ci sono certezze per quanto riguarda l’innesco dell’incendio e non si esclude si sia trattato di un atto doloso.

Le fiamme sono divampate intorno alle due di notte in una capanna di cartone dove si trovano le bombole del gas impiegate dai migranti per scaldarsi e cucinare.

Il fatto che il rogo sia stato violento e improvviso, come dicono gli stessi Vigili del Fuoco, fa pensare che si sia trattato di un gesto intenzionale e che quindi l’incendio sia stato appiccato. Molte bombole presenti sono saltate in aria peggiorando la situazione.

Alcune centinaia di persone vivono nel ghetto e sono impiegate nella raccolta dei prodotti agricoli nei campi della zona circostante. Due giorni fa era iniziato lo scombero, disposto dalla Dda di Bari nell’ambito delle indagini avviate nel marzo dello scorso anno e culminate con il sequestro probatorio con facoltà d’uso della baraccopoli per presunte inflitrazioni della criminalità organizzata.

Mercoledì 1 marzo, nell’ambito di queste indagini, è stato deciso e avviato lo sgombero, non totalmente avvenuto al momento dell’incendio visto che alcuni dei 350 ospitati si sono rifiutati di lasciare il Ghetto.