Il porto di Genova e la Lanterna in una rappresentazione del 1481
Il porto di Genova e la Lanterna in una rappresentazione del 1481

Genova – Simbolo di Genova e orgoglio per i genovesi, nonostante gli oltre ottocento anni, la Lanterna è ancora oggi uno dei fari più antichi al mondo a “lavorare”. Primo faro per grandezza nel Mediterraneo e secondo in Europa solo dopo al faro di Île Vierge, nel dipartimento francese di Finistère costruito nel 1902, la Lanterna risulta essere oggi il quinto faro più alto al mondo.

Proprio in questi giorni è arrivata la notizia che la Lanterna sarà illuminata con un sistema a led colorati a seconda delle circostanze e degli eventi. Ovviamente, come spesso accade, i genovesi sono divisi a proposito. C’è chi vede l’inserimento delle luci come un “deturpare” l’antica icona genovese e chi invece legge nella scelta dell’inserimento del nuovo sistema di illuminazione una sorta di “consacrazione” a monumento vero e proprio.

Ma chi ha costruito la Lanterna e in che anno?

La sua costruzione si fa risalire al 1128, anno in cui i primi documenti ufficiali del nascente Comune raccontano di una torre di segnalazione ma non ne menzionano l’anno di realizzazione. In passato doveva sorgere su uno scoglio isolato, l’estrema punta di quella che era la collina del promontorio di San Benigno, oggi completamente inserito nel tessuto urbano.

Diverse fonti raccontano di un primo edificio la cui struttura architettonica era composta da tre tronchi merlati sovrapposti alla cui sommità venivano accesi, a scopo di segnalazione, diversi fasci di steli secchi di erica o di ginestra. I padroni delle navi in ingresso nel porto genovese venivano obbligati a corrispondere una una tassa per il servizio di illuminazione fornito dal faro.

La Lanterna divenne protagonista della guerra tra Guelfi e Ghibellini quando venne danneggata proprio da questi ultimi nel tentativo di far scendere i Guelfi, asserragliati all’interno.

Nel 1321, tre anni dopo lo scontro tra Guelfi e Ghibellini, si procedette ad un primo consolidamento della struttura con un fossato a difesa e, nel corso degli anni, venne migliorato anche il sistema di illuminazione con lanterne alimentate ad olio di oliva.

Lanterna e città da sempre sono state strettamente collegate tanto che nel 1340, sulla sommità della torre inferiore, venne dipinto il simbolo del Comune di Genova per mano di Evangelista da Milano.

Tra i tanti che si avvicendarono alla manutenzione ed al controllo della Lanterna i documenti segnalano anche un certo Antonio Colombo, zio da parte di padre di Cristoforo. A visitare la struttura fu anche Leonardo Da Vinci che ne rimase profondamente affascinato.

L’aspetto attuale della Lanterna è quello realizzato nel 1543, anno in cui la struttura venne ricostruita per volontà del Doge Andrea Centurione Pietrasanta e finanziata dal Banco di San Giorgio.

Ma la costruzione della Lanterna è avvolta da una leggenda.

Si racconta infatti che, terminata la costruzione del faro, i genovesi abbiano chiesto all’architetto di mostrar loro la struttura. Giunti sulla sommità della costruzione, lo avrebbero spinto di sotto.

La motivazione? Secondo i più romantici a spingere i genovesi al gesto sarebbe stata la paura di vedere replicata la loro costruzione in altri porti.

Per altri, invece, l’omicidio sarebbe stato il modo migliore per non pagare i costi di costruzione.