Lanterna di Genova
Lanterna di Genova

Genova –  La centrale Enel della Lanterna potrà chiudere anche prima del previsto. La “Luce verde” per la dismissione anticipata della centrale termoelettrica è arrivata dal Ministero dello Sviluppo Economico che ha accettato la richiesta di Enel e l’impianto può quindi chiudere definitivamente.

La richiesta di chiusura totale è stata presentata da Enel nel settembre 2016 ma a gennaio 2017 il Mise ha risposto chiedendo che l’impianto restasse temporaneamente disponibile fino alla conclusione della situazione di potenziale fabbisogno energetico dovuta al fermo di alcuni impianti nucleari francesi e alle condizioni climatiche.
Enel ha quindi garantito la disponibilità richiesta, anche se, come più volte chiarito dall’azienda, l’impianto non è mai entrato in servizio.
Superato il periodo di potenziale necessità, a valle delle valutazioni del Gestore della Rete, il 27 marzo il Mise ha quindi espresso parere favorevole rispetto alla richiesta di Enel.
La centrale, che ha prodotto il suo ultimo chilowattora nell’agosto del 2016, si avvia quindi alla definitiva chiusura, in anticipo rispetto alla scadenza dell’Autorizzazione Integrata Ambientale. Enel conferma che tutti i dipendenti della centrale saranno ricollocati all’interno dell’azienda.

La Giunta Toti ha lavorato da subito affinché il Ministero dello Sviluppo Economico dicesse no al riavvio della Centrale a carbone di Sampierdarena e la decisione di oggi , con la messa fuori servizio definitiva dell’unità 6 della centrale termoelettrica di Genova, conferma la bontà della nostra azione politica e del percorso intrapreso nei confronti del Ministero per non riattivare l’impianto di Genova e voltare finalmente pagina”. Commenta così l’assessore regionale all’Ambiente, Giacomo Giampedrone la decisione del Ministero dello Sviluppo Economico che ha comunicato il proprio diniego alla riapertura della centrale, dopo il periodo invernale di potenziale fabbisogno.
La decisione assunta dal Ministero che chiede a ENEL di mettere fuori servizio la centrale perché non in grado di garantire livelli di affidabilità e prestazioni adeguate – dice Giampedrone – conferma la bontà del lavoro svolto dal Presidente Toti e dalla giunta per il raggiungimento dell’obiettivo, grazie anche alla collaborazione con il settore rapporti istituzionali di Enel che ha collaborato a stretto contatto con noi”.