carabinieri-risGenova – Sarà l’autopsia a fornire elementi utili a chiarire il “mistero” sulla morte dell’uomo di 81 anni trovato ormai morto nella sua abitazione in Valbrevenna. A dare l’allarme il fratello che ha chiamato i carabinieri dicendo di averlo trovato morto, suicida, nella casetta isolata dove viveva ormai con difficoltà a causa di una lunga malattia.
All’arrivo dei militari l’uomo ha raccontato che il fratello si era tolto la vita ma alcuni elementi della vicenda destano qualche dubbio. Tra tutti i tre colpi di pistola che l’uomo si sarebbe sparato “da solo”.
La morte risale a venerdì e i carabinieri ascoltano a lungo il fratello per accertare come si siano svolti i fatti. L’uomo racconta che il fratello soffriva da tempo di una malattia invalidante dopo una vita da minatore. Una sofferenza che lo avrebbe spinto a decidere di farla finita con una pistola di piccolo calibro detenuta regolarmente in casa.
Le indagini proseguono con la prova dello “stub” o del “guanto di paraffina” che viene utilizzato per sapere se la persona ha sparato o meno di recente con un’arma da fuoco.
Le tracce di polvere da sparo restano sulle mani e la prova raccoglie e identifica tracce anche infinitesimali.
Alla prova viene sottoposta la vittima ma anche il fratello e i Ris di Parma potrebbero chiarire definitivamente il giallo.