Nella foto, l’ospedale Sant’Andrea della Spezia

La Spezia – Nel pomeriggio di martedì 4 luglio il Centro di Ossigeno Terapia Iperbarica (OTI), del Comando Subacquei ed Incursori (COMSUBIN) della Marina Militare, è stato attivato dai medici del Pronto Soccorso dell’Ospedale “San Andrea” della Spezia per trattare in emergenza, secondo la procedura di ossigenoterapia iperbarica, un giovane operatore tecnico subacqueo civile affetto da patologia da decompressione. Il paziente, vista l’emergenza, è stato subito trasferito presso il centro OTI del Varignano, unico impianto iperbarico attivo della provincia, dove gli Ufficiali Medici e i Sottufficiali Infermieri della Marina Militare, nonché i Palombari del Gruppo Operativo Subacquei specializzati in medicina subacquea ed iperbarica, hanno effettuato il trattamento in emergenza che è risultato indispensabile a salvare la vita all’interessato.

Come si apprende da una nota della stessa Marina Militare, condotta secondo precise indicazioni e rigorosi protocolli d’impiego, l’ossigenoterapia iperbarica è capace di risolvere problematiche cliniche come malattie da decompressione conseguenti ad attività subacquee, avvelenamento da monossido di carbonio, gangrene gassose, lesioni da schiacciamento o fratture a rischio e molte altre patologie.

La Camera di Decompressione del COMSUBIN è disponibile dal 20 settembre 2016 per i pazienti civili della provincia spezzina, grazie alla convenzione tra la Marina Militare e alla Asl numero 5 che vedono la forza armata svolgere, oltre ai compiti istituzionali di difesa del Paese, anche attività a favore della collettività.