Addio a Navarro Valls, portavoce di Giovanni Paolo II

Città del Vaticano – Dopo una lunga malattina, all’età di 80 anni è morto Joaquin Navarro-Valls, storico direttore della sala stampa vaticana dal 1984 al 2006. Medico e giornalista, ha affiancato la sua carriera nella Santa sede alla figura di Papa Giovanni Paolo II, di cui era portavoce ufficiale, oltre che amico e devoto fedele. Il giorno in cui annunciò che l’agonia del pontefice era arrivata alla fine, si commosse davanti ai giornalisti di tutto il  mondo. Scelto proprio da Wojtyla per l’incarico di direttore, lasciò il quotidiano Abc dove lavorava e contribuì a migliorare la comunicazione e il rapporto con i fedeli grazie al suo passato di giornalista e alle sue abili doti di comunicatore, oltre che alla sua grande fede. Nel 2011, in occasione della beatificazione di Giovanni Paolo II, Navarro Valls dichiarò: “Lui faceva vedere che quel ‘ti voglio bene’ vuol dire ‘voglio per te quello che Dio vuole per te, ti voglio come Dio ti vuole’. Questo è voler bene a una persona e questo i ragazzi a Manila o a Toronto o a Denver lo capivano in qualche modo. Grazie Giovanni Paolo II per quel capolavoro che, con l’aiuto di Dio, hai fatto nella tua vita. È stato santo nella sua vita. Non è che lo fanno santo, era già santo”.

La notizia della sua scomparsa è stata ufficializzata da un tweet del suo successore, l’inglese Greg Burke, che ha scritto: «Joaquin Navarro. Rip. Grace under pressure».

Decise di dimettersi nel 2006, un anno dopo l’insediamento di Benedetto XVI, dopo 22 anni al seguito dei due papi in giro per il mondo.

Nato a Cartagena, in Spagna, il 16 novembre 1936, decise di studiare medicina e chirurgia all’Università di Granada. Divenne poi giornalista, ottenendo nel corso degli anni anche la laurea ad honorem, e faceva parte come membro laico della prelatura cattolica dell’Opus Dei; come tale, prese l’impegno di vivere nella castità. A tal proposito, commentò così la sua decisione durante un’intervista: “La castità è un voto che riguarda i religiosi. Invece la mia è una scelta di vita e di comportamento. In ogni caso…non è stato difficile. Nella vita ogni scelta comporta la necessità di lasciarsi dietro qualcosa: ogni volta che si dice di sì a qualcosa si sta dicendo anche di no a tante altre. Quelli che vogliono tutto finiscono col non sposare mai una vera idea, rimanendo alla fine sterili”.