Genova – La Polizia di Stato, dal primo agosto scorso, è operativa sul litorale genovese con due acquascooter, le cosiddette “volanti del mare”. I due mezzi sono stati assegnati all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico per essere guidati da personale appositamente formato presso il CNES della Spezia. Le moto d’acqua svolgono attività di polizia giudiziaria, amministrativa e di prevenzione, come una normale pattuglia impiegata nel controllo del territorio. A cambiare è solo lo scenario: il mare. Procedono, quindi, al controllo dei natanti e dei loro occupanti, nonché all’identificazione delle persone presenti sugli arenili. Intervengono in caso di commissione di reati, sia d’iniziativa che su segnalazione da parte delle centrali operative  della Polizia di Stato e della Capitaneria di Porto, con cui collaborano in servizi integrati per fronteggiare situazioni di pericolo come incendi e naufragi. Sono destinate anche a servizi di ordine pubblico in occasione di grandi eventi, scorte e tutela di personalità nonché servizi subacquei (ricerca esplosivi, persone scomparse, ndr).

Essendo privi di eliche, i due acquascooter consentono di operare entro 500 metri dalla costa e di arrivare sino alla spiaggia, garantendo quindi la possibilità di un pronto intervento in situazioni di impellente necessità e in caso di soccorso a persone in difficoltà in mare. Possono inoltre operare in condizioni meteomarine difficili, affrontando onde fino a due metri, assicurando così una dinamica attività di controllo del territorio e di soccorso in mare. Come si apprende da un comunicato stampa della Questura, gli operatori in servizio a bordo degli acquascooter effettueranno frequenti spiaggiamenti, non solo volti a scoraggiare eventuali malintenzionati, ma anche finalizzati a stringere un legame diretto con la gente che popola le spiagge dei litorali cittadini.