Cinquanta tartarughe sono nate all’Isola d’Elba

Marina di Campo (Livorno) – Lo scorso 20 giugno un esemplare di caretta caretta era stato avvistato tra gli ombrelloni e le sdraio tra due stabilimenti balneari, i bagni da Sergio e Paglicce Beach. La notte del 12 agosto, sabato sera, poco prima delle 22, cinquanta tartarughine sono uscite dalle uova e e hanno raggiunto il mare attraversando il canale preparato apposta per l’evento dall’Osservatorio toscano per la biodiversità. La prima a vedere la luce e a raggiungere l’acqua è stata battezzata Stellina, seguita a ruota dagli altri esemplari.

Il direttore dell’Acquario dell’Elba, Yuri Tiberto, ha commentato la nascita sulla sua bacheca Facebook con queste parole: “Sono uscite le prime 50 tartarughine. Sanissime, bellissime, dolcissime. L’importante è che sia andato tutto bene. E ora aspettiamo le ritardatarie”. Il direttore, insieme a Legambiente, al presidente del Parco nazionale dell’Arcipelago Giampiero Sammuri, al personale della Capitaneria di Porto di Portoferraio, ai proprietari degli stabilimenti balneari coinvolti, all’Arpat, alle biologhe di TartAmare e ai funzionari della Regione Toscana si sono mobilitati per rendere la zona sicura e sorvegliata fino al momento della schiusa delle uova. L’incubazione di solito dura tra i 45 e i 60 giorni, e i piccoli hanno rispettato il termine, che era atteso proprio per questi giorni.

Monitorare la nascita e l’arrivo in mare delle piccole tartarughe è stato compito delle biologhe di TartAmare, i bagnini dello stabilimento Sergio e di Marianne Ackermann, in veste di rappresentante di Legambiente Arcipelago Toscano. Quest’ultima ha spiegato: “Sono arrivate a gruppi abbastanza ordinati, sembravano bambini in un’allegra gita scolastica: prima due diversi gruppi di 10 tartarughine, poi 3, poi 7 e il resto alla spicciolata“. Non mancavano anche i curiosi, che hanno assitito emozionati alla scena, durata circa mezz’ora.

 

 

Si tratta di un evento eccezionale in questa area geografica, e per questo è stata tantissima l’attenzione riservata all’evento, purtroppo anche da parte di alcuni teppisti che hanno tentato di profanare il nido costruito dalla mamma per le sue uova nella notte del 22 giugno.