34enne arrestato per gli atteggiamenti persecutori nei confronti delle ex datrici di lavoro

Savona – I Carabinieri della Stazione di Cisano sul Neva, insieme ai colleghi della Radiomobile hanno arrestato un cittadino marocchino di 34 anni, residente a Ortovero, in provincia di Savona, per atteggiamenti persecutori nei confronti delle sue ex datrici di lavoro.

Il 34enne, incurante delle continue ammonizioni e richiami da parte delle autorità competenti, ha continuato a perseguitare le due donne e, nella giornata di sabato, si è nuovamente introdotto all’interno dell’azienda per terrrorizzarle, visto che nessuna delle due ricambiava il sentimento nutrito dall’uomo.

Proprio le attenzioni fuori luogo, avute dal 34enne sul posto di lavoro e non scollegate ad altro genere di problemi sorti all’interno dell’ambiente di lavoro ad aver causato l’interruzione del rapporto di lavoro stesso. L’uomo è stato regolarmente licenziato e liquidato, come previsto dalla legge.

Ma questo non ha fatto demordere il 24enne. Dal dicembre del 2016 gli atteggiamenti vessatori hanno avuto il via e per questi comportamenti sono state sporte diverse denunce tanto che il Questore di Savona ha imposto al cittadino marocchino il divieto di avvicinamento nei luoghi frequentati dalle due donne.

Il divieto non ha sortito effetto visto che l’uomo ha intensificato le sue pretese amorose nei confronti delle due tanto che ha iniziato ad improvvisare blitz sul lavoro e non solo, andando a compromettere la loro serenità.

La situazione è diventata sempre più ingestibile tanto che le due donne sono state costrette ad adottare comportamenti diversi.

Sabato è arrivato l’epilogo. Una delle due donne ha visto il 34enne aggirarsi nei pressi dell’azienda e, non appena lo ha visto entrare, ha immediatamente avvertito il Comandante della Stazione di Cisano, il Luogoteente Gaetano La Monaca che, coadiuvato dalla radiomobile arrivata in supporto, si è precipitato per catturarlo.

Il 34enne è stato arrestato in flagranza di reato per atti persecutori e trasferito nel carcere di Imperia dove si trova a disposizione dell’autorità giudiziaria.

La fine di un incubo per le due titolari.