La struttura ossea di un soggetto affetto da osteoporosi

Roma – Lo slogan studiato per la campagna “Il Piatto Forte” della Fondazione Italiana Ricerca sulle Malattie dell’Osso (FIRMO), in collaborazione con Amgen, parla chiaro: “Se non trattata, l’osteoporosi rende le tue ossa fragili come la porcellana”. Recenti studi hanno dimostrato che, dopo i 60 anni di età, il 75% delle donne soffre di fragilità ossea, e a partire dai 70 una donna su due andrà incontro a una frattura ossea legata all’osteoporosi. La malattia colpisce anche gli uomini, in maniera meno impattante ma di sicuro non meno preoccupante: dalle fratture che dipendono dalle “ossa di porcellana”, infatti spesso si va incontro a disabilità permanenti, perdita di autonomia, e, dopo la frattura del femore, talvolta anche la morte.

Il 20 ottobre si celebra la Giornata Mondiale dell’Osteoporosi, e la FIRMO ha organizzato per l’occasione una serie di eventi in piazza in quattro città italiane, a partire dal 30 settembre, che consentiranno di diffondere informazioni sulla malattia, per valutare i rischi e sensibilizzare la popolazione affinché una vita sana, un’attività fisica costante e un’alimentazione equilibrata possano aiutare a prevenire l’insorgenza della patologia. La campagna “Il piatto forte” è stata presentata a Roma con il patrocinio del Ministero della Salute, dove alcuni medici hanno illustrato le attività di FIRMO: “Nel nostro Paese il problema della fragilità ossea, che espone il paziente a un rischio elevatissimo di nuovi eventi fratturativi, con costi insostenibili per il Servizio sanitario, è di fatto ignorato, e per i pazienti fratturati presa in carico e continuità assistenziale dopo l’intervento chirurgico sono pressoché inesistenti” ha affermato Maria Luisa Brandi, Presidente dell’associazione. Ma l’osteoporosi è una patologia cronica vera e propria, che deve essere riconosciuta al momento della frattura osse di persone in età avanzata per applicare interventi tempestivi, come afferma Giuseppe Sessa: “Se si interviene tempestivamente, non solo chirurgicamente, ma con il ripristino della qualità della vita precedente al trauma, si può evitare che tali patologie si aggravino pericolosamente; se invece si posticipa l’intervento, la fisioterapia o il rientro a domicilio, si instaura un circolo vizioso che può esitare anche nella morte del paziente“.

La prevenzione può essere attuata attraverso integrazione di vitamina D e calcio attraverso una dieta corretta, e terapie farmacologiche in grado di ridurre il rischio di fratture, evitando la sedentarietà e una buona massa muscolare.

 

 

Le tappe della campagna si svolgeranno in quattro città:

· Lecce – Piazza Sant’Oronzo, 30 settembre/01 ottobre;

· Ferrara – Piazza del Municipio, 7/8 ottobre;

· Cagliari – Piazza Garibaldi, 14/15 ottobre;

· Catania – Piazza San Francesco, 21/22 ottobre.

Nelle piazze saranno presenti medici, nutrizionisti e verrà effettuata la valutazione della massa ossea con gli ultrasuoni. Un breve test verrà fatto compilare per verificare il rischio di osteoporosi dei pazienti, con cui si potrà andare dal medico di base per eseguire eventuali ulteriori accertamenti.