Polizia

La Spezia – Ha incatenato la figlia di 20 anni al letto per impedirle di fare uso di droga. Così un padre di 56 anni è finito nei guai dopo che la ragazza, aiutata dalla madre, ha trovato il modo per chiamare le forze dell’ordine che l’hanno trovata imprigionata nel suo letto.
Una vicenda dolorosa che non mancherà di suscitare clamore e che già divide l’opinione pubblica sull’uso dei “metodi estremi” per salvaguardare la vita dei propri figli.
La ricostruzione della vicenda è ancora in corso e data la delicatezza della situazione, occorrerà che le indagini siano ultimate prima di poter esprimere un giudizio ma, al momento, si sa che le forze dell’ordine, chiamate dalla stessa giovane, sono intervenute nell’abitazione trovandola legata mani e piedi al proprio letto.
La ragazza avrebbe raccontato di essere stata ridotta in quel modo dal padre che l’aveva scoperta a fare uso di droga.
Non è chiaro se si tratti di una tossicodipendenza ma il genitore, infuriato, ha scelto di usare i metodi estremi per evitare che la cosa si ripetesse ed ha legato la figlia al proprio letto per poi uscire.
E’ stata la madre a lasciarsi “impietosire” e a portare alla figlia il cellulare con cui ha chiamato soccorso.
Le sue condizioni sono tutto sommato buone ma il trauma psicologico sarà difficile da superare e, soprattutto, si apre una dolorosa vicenda legale che vedrà contrapposto un padre e la propria figlia.
Ad un giudice il compito di stabilire quale sia il confine tra amore ed eccesso nell’uso dei metodi correzionali.