Genova – Squadre di carabinieri in congedo a controllare vie e locali e “tolleranza zero” per abusi ed “eccessi”. Scatta questa sera la risposta del Comune alle richieste di intervento dei residenti delle zone del Centro Storico interessate dalla Movida.
A partire da questa sera aumenteranno i controlli e le sanzioni per chi non rispetta le regole saranno durissime: sino a 200 euro di multa per chi verrà sorpreso con bottiglie e bicchieri di vetro fuori dai locali e chiusura sino a 3 mesi per bar e minimarket che violeranno le nuove direttive anti “mala Movida”.
In particolare verrà rafforzato il controllo sul territorio grazie ad un accordo con l’associazione nazionale carabinieri in congedo. I volontari pattuglieranno le vie più “calde” in gruppi di 2-3 persone, ovviamente in borghese, e segnaleranno alle forze dell’ordine situazioni di particolare emergenza.
Nessuna tolleranza per gruppi di ragazzini ubriachi e che circolano per le vie del centro storico rumoreggiando e disturbando i residenti e sanzioni per chi gira con bottiglie in vetro o bicchieri.
Nello stesso tempo parte il progetto “Buena Movida” che darà la possibilità ai residenti di votare il locale che si comporta meglio e gli incontri, nelle scuole, per sensibilizzare i giovani al problema del consumo dell’alcol.
Il Comune, attraverso l’assessore alla Sicurezza, Stefano Garassino, lancia anche un appello alle famiglie.
“Sempre più spesso riceviamo segnalazioni di gruppi di minorenni, tra i 15-17 anni, che bevono sino a stordirsi di alcol – spiega Garassino – non si tratta di “bravate” ma di comportamenti ripetuti nel tempo e con costante regolarità. Le famiglie dovrebbero rendersi conto del problema ed intervenire sui ragazzi con maggiore controllo. La famiglia è il primo e più importante fattore di educazione e non possiamo certo sostituirci ai genitori”.
La parola spetta ora ai residenti che erano scesi sul sentiero di guerra dopo la decisione del Comune di estendere l’orario di apertura dei locali dopo il periodo di relativa “quiete” dovuto alle norme più restrittive varate dal precedente sindaco Marco Doria.