Florenzi durante il match

Milano – L’Italia non parteciperà ai Mondiali 2018.

La partita di ritorno dei playoff per la qualificazione a Russia2018 ha visto gli azzurri lottare per due tempi senza riuscire a segnare.

Una partita caratterizzata dal cuore messo in campo dai calciatori, che non è bastato a infilare almeno una rete, sufficiente per giocare i tempi supplementari e gli eventuali calci di rigore.

Ventura schiera un 11 con Buffon tra i pali, Barzagli, Bonucci e Chiellini a formare la difesa, Candreva, Parolo, Jorginho, Florenzi e Darmian a centrocampo e il duo Gabbiadini Immobile in attacco.

Novanta minuti di passione in uno stadio, quello di San Siro, che ha fatto registrare il tutto esaurito. In 73mila hanno tifato per la Nazionale, reduce dal ko di venerdì alla Friends Arena dove la Svezia ha vinto per 1-0.

Lo spareggio mondiale ha portato la nazionale di Ventura, fischiato dal pubblico, fuori dalle 32 squadre che il prossimo anno si contenderanno la Coppa del Mondo in Russia.

Una partita che ha assunto i contorni di un vero e proprio assedio, rafforzato dall’entrata in campo di El Shaaraawy, entrato al posto di Gabbiadini, e da Belotti, subentrato a Darmian.

A concludere il valzer dei cambi ci pensa Bernardeschi, inserito dal ct azzurro per Candreva.

Un’Italia che ha giocato l’ultima mezz’ora assediando l’area di rigore svedese e sfiorando il gol in diverse occasioni senza riuscire a trovare il guizzo vincente. Nei minuti finali, sui due calci d’angolo battuti, anche Gigi Buffon è arrivato in area di rigore a dare una mano ai compagni.

Un Buffon vero capitano soprattutto durante gli inni: in tanti, troppi, hanno fischiato l’inno nazionale svedese, fischi che hanno visto l’immediata reazione dei giocatori in campo che hanno iniziato ad applaudire partendo proprio dal numero 1 della nazionale.

Il futuro di Ventura, a questo punto, sembra sempre più lontano dalla panchina azzurra. La mancata vittoria sta facendo scricchiolare la sua posizione ed in tanti sembrano pronti a prendere il suo posto.

I nomi nelle scorse ore sono stati parecchi, da Di Biagio ad Ancelotti, scelta, quest’ultima, che metterebbe d’accordo molti.